Sono diversi i campi d’azione nel Nokia Innovation Center di Vimercate, a testimonianza di quante siano ancora le sfide della connettività.
Autore: Valerio Mariani
Il tour nei laboratori di Nokia a Vimercate è un viaggio completo nella connettività. L’azienda finlandese rimane leader indiscusso nella realizzazione di hardware per le reti, dimostrando grande impegno nello sviluppo di nuove tecnologie e confermando l’Italia come polo di forte competenza nelle telco.
Il pannello espositivo che abbiamo visto al termine del Nokia Innovation Day illustra molto bene gli ambiti di ricerca e sviluppo del polo Nokia di Vimercate. Si mostrano le appliance e le componenti presenti in tutti gli “hault”. Fronthaul, midhaul e backhaul, i tre segmenti distinti di una rete di trasporto dati: il primo collega le unità radio (RU) alle unità distribuite (DU), il secondo le DU alle unità centralizzate (CU) e, infine, il backhaul collega le CU alla rete centrale e ai data center.
In particolare, nel contesto di mezzo (midhaul) Nokia è impegnata nella Carrier Aggregation, mentre per gli ambienti backhaul e fronthaul, Nokia propone Wavence, la famiglia di prodotti per il trasporto dati su microonde e, infine, studia soluzioni di tipo Submarine Line Terminal Equipment, apparecchiature hardware per gestire la trasmissione dei dati all'interno dei cavi sottomarini a fibra ottica.
Se consideriamo il mercato complessivo di appliance e componenti per le telecomunicazioni, l’azienda finlandese se la gioca con concorrenti particolarmente agguerriti ma, se consideriamo il report di Omdia Market Landscape: Core Vendors – 2025, Nokia si piazza in testa per completezza dell’offerta. Un bouquet a 360 gradi per ogni tipo di trasmissione dati e distanza.
Leggi anche: La sfida del networking corre sul terreno dei data center
Il tour parte, e prosegue, con l’accesso alle stanzette che odorano del bruciato dei saldatori, zeppe di componenti elettroniche, microscopi, misuratori elettronici di ogni genere particolarmente sofisticati e scaffali pieni di appliance, spesso nostalgicamente vintage a dimostrare che, in fondo, le basi teoriche della trasmissione elettrica, radio e ottica sono sempre le stesse da decenni. Le sfide moderne si possono sintetizzare in: miniaturizzazione, contenimento della dissipazione del calore e, soprattutto, qualità della conversione del segnale da ottico a elettrico e viceversa.
Nel primo lab si progettano e si realizzano i prototipi dei moduli PSE integrati all’interno della famiglia PSS (1830 Photonic Service Switch) e, in generale, lo sviluppo delle piattaforme, l’integrazione su appliance esistenti, la validazione e la sincronizzazione delle interfacce.
I PSS sono una famiglia di piattaforme di trasporto (dati) P-OTN – Optical Transport Network - multistrato e multiservizio DWDM che fornisce il transfer dall'accesso compatto al core convergente Optical Transport Network (OTN)/DWDM. La tecnologia DWDM (Dense Wavelength Division Multiplexing), lo ricordiamo, è una tecnologia di trasmissione ottica che permette di trasmettere più segnali su una singola fibra, ciascuno su una diversa lunghezza d'onda, aumentando così la larghezza di banda della rete.
Fondamentalmente, con la famiglia 1830 PSS è possibile scalare in continuità le reti ottiche per soddisfare esigenze di traffico imprevedibili. Le piattaforme sono governate, appunto, dai core Nokia Photonic Service Engine (PSE) progettati a Vimercate e l’utilizzo primario è per ambienti Metro edge, lungo raggio in città, Backhaul a banda larga, interconnessione tra data center ed ethernet.
La seconda tappa del nostro tour all’interno del Nokia Innovation Center di Vimercate, a pochi chilometri da Milano, prosegue nel laboratorio in cui si progettano i “front-end” ottici fotonici al silicio CSTAR che vengono inviati alle fabbriche di produzione dei relativi wafer. A domanda precisa sulla locazione delle fab, Nokia risponde con la prospettiva di ripensare alla geografica delle fab stesse, includendo anche il Vecchio Continente.
I front-end ottici fotonici al silicio (SiPh, Silicon-Photonics) CSTAR di Nokia sono una famiglia di soluzioni integrate per l'utilizzo in moduli transceiver di “ottica coerente digitale” (DCO) sia pluggable che embedded. I moduli transceiver DCO (Digital Coherent Optics) sono dispositivi ottici avanzati che utilizzano la cosiddetta “tecnologia coerente” e processori di segnale digitale (DSP) integrati per trasmettere dati ad alta velocità su lunghe distanze, anche attraverso infrastrutture in fibra ottica già esistenti.
Manipolando l'ampiezza, la fase e la polarizzazione della luce, la “tecnologia coerente digitale” permette di raggiungere velocità di trasmissione dati significativamente più elevate e una portata maggiore rispetto ai metodi tradizionali, compensando i disturbi del segnale come dispersione e non linearità. Inoltre, fondamentale sottolineare che si parla di infrastrutture in fibra ottica preesistenti. Perché, si sa che una problematica basilare del networking è il costo delle nuove implementazioni strutturali. Per questo, l’idea è di spremere al massimo le infrastrutture esistenti.
Gli SiPh CSTAR di Nokia vengono utilizzati per alimentare la famiglia di ottiche Photonic Service Engine (PSE), ma sono disponibili anche per l'integrazione di terze parti in applicazioni DCO sia pluggable che embedded. La Silicon Photonics trae vantaggio dallo sfruttamento delle stesse capacità avanzate degli impianti di fabbricazione di ASIC elettronici. Crea circuiti e dispositivi fotonici altamente integrati con prestazioni di livello. Inoltre, beneficiano di tempi di sviluppo e produzione più rapidi rispetto alle tecnologie tradizionali dei materiali ottici.
L’ultima tappa riguarda il laboratori di ricerca e sviluppo di soluzioni di trasporto dati su tecnologia microwave. Nokia propone il portfolio Wavence di appliance per il backhault e il fronthault wireless. L’esigenza nasce dalle richiesta dei carrier di fornire servizi di accesso mixed, 5G e Fixed Wireless, che richiede la combinazione di un backhaul wireless ad alte prestazioni, robusto e sostenibile, prevedendo inoltre la predisposizione per le tecnologie Advanced 5G e 6G.
Il trasporto dati microwave è la risposta all’esigenza di raggiungere sia le zone urbane densamente popolate che i centri rurali in cui è inevitabile l’utilizzo delle reti mobili. Si indirizza, dunque, ai service provider, alle aziende private, al settore pubblico.
In particolare, Nokia è orgogliosamente realizzatrice della sua prima trasmissione full duplex al mondo per backhaul e fronthaul wireless. L’innovazione, già presentata a luglio del 2024, stabilisce nuovi standard di settore e apre la strada al futuro 6G e all'evoluzione dello spettro oltre i 100 GHz. L’azienda finlandese ha già diversi casi d’uso dell’utilizzo della tecnologia microwave. In Italia, per esempio, si è sviluppato un progetto per garantire connettività di backup rispetto alla dorsale già presente nelle isole del Sud Italia.
I dispositivi come il Nokia UBT-T XP devono rispettare condizioni particolari, soprattutto in termini di resistenza agli agenti atmosferici, al sale e all’acqua. Inoltre, lo sviluppo si indirizza verso l’uso di firmware sempre più (artificialmente) intelligenti per una migliore efficienza del consumo energetico.
Un viaggio profondo nella tecnologia Nokia, in definitiva, che dimostra quanto sviluppo sia ancora necessario nel networking per calmierare la richiesta esponenziale di dati, di flussi streaming, di alternative, anche di backup, e di soluzioni mixed wireless e wired, il tutto con la necessità di contenere gli investimenti infrastrutturali.