I dati strutturati spingono la spesa IT

Dati non strutturati e data management per l'AI magari sono più di tendenza, ma il business principale della gestione dati resta ancora legato al mondo più tradizionale

Autore: Redazione ImpresaCity

Il fattore principale che spinge le imprese a investire nello sviluppo della propria infrastruttura IT è la necessità di raccogliere, conservare ed elaborare grandi quantità di dati strutturati. Lo evidenzia una analisi di IDC, il cui valore non sta ovviamente nel sottolineare l'importanza del data management - quella è scontata - ma nel sottolineare che la gestione dei dati strutturati "classica" resta ancora un mercato in valore predominante rispetto alla gestione dei dati non strutturati, di cui però si parla più spesso.

IDC ha analizzato la spesa IT infrastrutturale globale del segmento enterprise, suddividendola in 19 tipi di workload distinti, non sovrapponibili. Ogni tipo di workload, fatto di applicazioni e dataset propri, rappresenta quindi un mini-mercato verticale specifico e differenziato. I 19 workload sono poi raggruppati in 7 macro-categorie: Application Development & Testing, Business Applications, Data Management, Digital Services, Email/Collaborative & Content Applications, Infrastructure, Technical Applications.

Gli analisti indicano che alla fine di quest'anno la categoria Data Management sarà quella che raccoglierà più investimenti: circa 41 miliardi di dollari per prodotti infrastrutturali di computing e storage. Da qui al 2026 il Data Management continuerà a essere la categoria predominante, con una crescita annua di mercato del 9%. Nel 2026 dovrebbe muovere qualcosa come 56 miliardi di dollari in infrastruttura IT.

Da qui ad allora, il Data Management sarà anche la categoria con la spesa infrastrutturale a maggior crescita per gli ambienti di cloud condiviso. Dove registrerà un tasso di crescita annuo quasi del 16% per un giro d'affari complessivo, nel 2026, di 23,5 miliardi di dollari. Positive, anche se non tanto da prevalere sulle altre categorie, le valutazioni anche per gli ambienti dedicati (cloud e non-cloud). Qui si stima una crescita del 5,3% l'anno e un mercato finale di quasi 33 miliardi di dollari nel 2026.

I workload della gestione dati

La categoria Data Management comprende 5 tipi di workload verticali, nella classificazione di IDC: AI Lifecycle, Business Intelligence and Analytics, Structured Database/Data Management, Text and Media Analytics, Unstructured Database.

La componente Structured Databases/Data Management ha guidato la spesa nella prima metà del 2022, con un giro d'affari di 6,3 miliardi di dollari. Si tratta di un sotto-segmento maturo - cresce solo del 2,2% anno su anno - ma che può contare su una notevole massa critica di applicazioni. Il Data Management "strutturato" tradizionale, quindi, pur non essendo di tendenza conserva la sua forte posizione.

Le componenti del Data Management con più "hype" sono quelle definite di Unstructured Databases e AI Lifecycle. L'interesse che generano è rispecchiato dai tassi di crescita anno su anno che esprimono: sono i più elevati della categoria, rispettivamente al +53% e +40% circa, facendo riferimento a tutto il primo semestre del 2022 e del 2021. Oggi però il loro peso è ancora ridotto: 2,3 miliardi di dollari di mercato (sempre riferendosi al primo semestre 2022) per la parte Unstructured Databases e 4,4 per la componente AI Lifecycle.


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