Pil, Istat: variazione acquisita per il 2021 pari al +2,3%

Istat: "È proseguita la fase di miglioramento della domanda e della produzione industriale globali a cui si è accompagnata la risalita delle quotazioni del Brent. A fine anno, gli scambi internazionali di merci in volume hanno superato i livelli pre-Covid".

Autore: Redazione ImpresaCity

L'Istat ha pubblicato la Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana nella quale è stato messo in evidenza come in Italia, nel quarto trimestre, il prodotto interno lordo (Pil) ha segnato una flessione determinata dai contributi negativi sia della domanda interna sia di quella estera netta. Tuttavia, l’attuale livello del Pil implica una variazione acquisita positiva per il 2021, pari al 2,3%.
Il calo dei consumi delle famiglie è stato fortemente concentrato nelle spese per servizi e per alcune tipologie di beni, come ad esempio abbigliamento e calzature.
La flessione delle ore lavorate e delle unità di lavoro segnata nel quarto trimestre si è accompagnata a una modesta riduzione dei posti vacanti, mentre le aspettative delle imprese sull’occupazione sono migliorate.
A febbraio, l’inflazione ha registrato un nuovo aumento legato all’indebolimento del contributo deflativo dei beni energetici e a rincari moderati ma diffusi tra le principali componenti di fondo.
Il miglioramento della fiducia di imprese e famiglie e la ripresa del commercio internazionale potrebbero costituire dei fattori a sostegno di un’evoluzione positiva dell’attività economica nei prossimi mesi.

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