Segnali contrastanti dal mercato networking aziendale

La parte router resta quasi stabile mentre le componenti switch e wireless sono in frenata. E in ogni caso investono solo le grandi realtà.

Autore: Redazione ImpresaCity

Stabili i router, grazie agli investimenti degli hyperscaler e dei cloud provider. Malino gli switch, legati anch'essi alla spesa delle grandi realtà. Male la componente wireless, perché qui contano prevalentemente gli investimenti delle imprese e questi sono stati frenati dalla pandemia. È la fotografia del mercato networking aziendale delineata dalle cifre di IDC per il secondo trimestre 2020. Il volume d'affari enterprise complessivo è stato di circa 12 miliardi di dollari. Di cui 1,4 legati alla parte WLAN, poi 6,6 al mondo switch e 4 alle vendite di router.

Gli switch hanno fatto la parte del leone ma le vendite sono comunque calate: -6,3% anno su anno. È il risultato complessivo di due trend in contrapposizione. Nel lockdown le imprese hanno bloccato gli investimenti mentre hyperscaler e cloud provider hanno dovuto aumentarli per soddisfare la maggiore domanda di banda e connettività. Anche per questo gli investimenti si sono spostati nettamente verso le tecnologie a maggior velocità. Cresce la consegna di porte a 100 Gigabit (+51% anno su anno) ed a 25 Gbps (+62%). Con una relativa crescita del giro d'affari: +16% e 1,5 miliardi di dollari di venduto per i 100 Gbps, +39% e 506 milioni per i 25 Gigabit.

Hanno sofferto invece le tecnologie più "lente". Gli switch a 10 Gigabit ora si stanno diffondendo bene nelle imprese. Tanto che per gli switch di campus il numero di porte consegnate nel trimestre è cresciuto del 23% anno su anno. Ma la flessione dei costi di una tecnologia ormai matura ha comunque portato ad un calo del business: -6%. È andata peggio per i "vecchi" switch a un solo Gigabit, con una flessione sia per numero di porte consegnate (-10%) sia in valore (-18%).
Il mercato dei router per enterprise e service provider è rimasto invece stabile (+0,1% anno su anno) per gli investimenti delle grandi realtà. Che già rappresentavano la larga maggioranza della spesa e hanno visto ampliarsi ulteriormente il divario con le aziende. Hyperscaler e service provider fanno oggi il 77% del mercato globale.

In quanto a vendor, il mondo cablato è una partita a due tra Cisco e Huawei. La casa americana nel secondo trimestre 2020 ha conquistato il 47% circa del mercato switch e Huawei si è fermata al 12%. Posizioni ribaltate, ma ravvicinate, nel mercato router: guida Huawei con il 36% del mercato, Cisco è al 33%. Gli altri seguono, a distanza. La terza posizione del mercato router è di Juniper Networks, ferma al 10,2%. Nel mercato switch, invece, dopo Cisco e Huawei troviamo Arista (6,4% di market share), HPE (5,1%) e Juniper (2,8%).

Il mercato WLAN

Il wireless è la forma di networking più popolare per gli utenti finali. Ma nel mondo business il mercato non può sfruttare la spinta costante delle grandissime realtà. E segue per questo l'andamento della spesa IT aziendale in generale. Quindi non sorprende che il secondo trimestre 2020 si sia chiuso con una flessione del 9,5%. Che diventa -6,1% considerando tutto il primo semestre 2020.
Un segnale positivo viene dalla diffusione nelle imprese dello standard wireless più aggiornato, ossia WiFi6. Nel secondo trimestre 2020 ha rappresentato il 17% circa del mercato per volumi e il 29% in valore. Il che indica, secondo IDC, una "adozione significativa" del nuovo standard.

In quanto a produttori, in un mercato che cala le posizioni sul mercato restano spesso stabili, perché sono un po' tutti a soffrire. È stato così anche per i produttori WLAN: tutti in frenata tranne Huawei. La classifica per market share vede solidamente in testa Cisco al 44% circa. Seguono HPE-Aruba (12,8%), Ubiquiti (7,1%), Huawei (6,1%), CommScope (4,9%).

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