Il manufacturing crede al 5G

Secondo un'indagine Nokia, le aziende del manufacturing considerano i vantaggi delle reti 5G. Ma anche di quelle 4G private.

Autore: Redazione ImpresaCity

Il 74% delle aziende del manufacturing stanno pianificando l'adozione di reti 5G e 4G per l'automazione industriale. È la sintesi di una indagine a livello globale condotta da Nokia ed ABI Research. L'adozione delle reti mobili 4G e 5G rientra in un piano di rinnovamento delle infrastrutture Industry 4.0. In particolare delle infrastrutture per le comunicazioni e il controllo dei macchinari.

In queste evoluzioni, la percentuale delle aziende che ritiene necessario adottare le tecnologie mobili più evolute è elevata. Siamo al 52% del campione di circa 600 imprese. Una percentuale interessante, se consideriamo che il 5G in particolare sta sperimentando diversi problemi di sviluppo del mercato. La percentuale comprende anche le aziende interessate al "vecchio" 4G/LTE. Che comunque resta una tecnologia evolutiva in molte applicazioni Industry 4.0.

La visione delle imprese del manufacturing è abbastanza allineata. Le tecnologie 5G e 4G sono considerate utili soprattutto a digitalizzare gli asset fisici. Lo indica il 63% delle imprese. In secondo luogo per l'automazione robotica: robot mobili e cobot. Lo indica il 51% del campione. le altre priorità variano per settore verticale. Ma comprendono soprattutto elementi di sorveglianza, monitoraggio, assicurazione qualità.
È interessante notare che la gran parte del campione apprezza sì le tecnologie mobili, ma solo se le può tenere sotto controllo. L'interesse per i dispositivi connessi, l'Industrial IoT e le piattaforme cloud è sensibile. Ma la grande maggioranza del campione (84%) preferisce che dati e controlli per le proprie infrastrutture passino su reti chiuse.

Così l'idea è quella di applicare i principi di Private LTE. Estesi anche al 5G quando necessario. Partire cioè con reti mobili completamente isolate, che coprono magari un singolo impianto. Soluzioni del genere sono già state implementate per LTE. Possono essere realizzate con tecnologie 5G. Ma sempre senza una estensione alle reti pubbliche degli operatori. Questo anche perché molte aziende sanno che il 5G di primissima generazione non sarà un 5G completo di tutte le sue funzionalità. Quindi è anche meno attraente se rapportato alle esigenze di sicurezza delle informazioni.

Le cose dovrebbero cambiare intorno al 2022-2023. Per questo biennio le aziende appaiono disposte a valutare una relativa apertura delle proprie reti 5G verso le infrastrutture degli operatori. Inizialmente condividendo solo la parte di accesso radio e non le funzioni di controllo. Più avanti aprendo anche queste. Puntando sul network slicing come mezzo per avere prestazioni adeguate e garantire la protezione dei dati in rete.

È solo dal 2025 in poi che si ipotizza la creazione di reti private 5G all'interno delle reti pubbliche degli operatori. Sempre con il network slicing come elemento chiave per separare il traffico sensibile da quello pubblico.

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