Un mainframe “mediano” in casa Ibm

La gamma zEnterprise si arricchisce del modello zBc12, indirizzato alle imprese medio-grandi, con argomenti legati al Tco e alla sicurezza.

Autore: Redazione Impresa City

Parlando di mainframe, non si può che far riferimento al mondo delle grandi aziende. Ibm prova ora a indirizzare una fascia di utenti leggermente più bassa, con il nuovo modello zBc12, fratello minore dello zEc12, lanciato lo scorso anno, sempre di questi tempi.
L’argomento economico è fra quelli che maggiormente dovrebbero attirare una fascia di utenti con minor potenziale di spesa, ma alla ricerca di una macchina utile per gestire carichi di lavoro orientati all’analisi dei dati, al cloud o alla connessione di terminali mobili al sistema centrale. Il costo di partenza, infatti, si attesta sui 90mila euro, con una potenza intorno ai 50 Mips. Il prodotto, poi, può scalare anche fino a 4.900 Mips.
Lo zBc12 è dotato di processori con frequenza a 4,2 GHz, attivabili in funzione delle esigenze. Sotto Linux, il sistema può consolidare fino a 40 server virtuali per core o fino a 520 su un unico sistema. Sul sistema operativo open source si è concentrata l’attenzione di Ibm, che propone due nuove soluzioni specifiche, ovvero Enterprise Linux Server for Analytics e Cloud-Ready on System z. Integrato anche Db2 Analytics Accelerator, per gestire grandi quantità di dati.
I progetti di consolidamento sono fra quelli che meglio si prestano a utilizzare una macchina come lo zBc12, ma Ibm intende posizionarlo in antitesi ai server x86 di fascia alta, puntando sul Tco, la sicurezza e la riduzione dei costi legati ai consumi energetici.

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