Startup Visa: a metà 2019 toccata quota 450 candidature

La misura mira a promuovere la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico, l’aggregazione di un ecosistema animato da una nuova cultura imprenditoriale votata all’innovazione e l’occupazione, in particolare giovanile.

Autore: Redazione ImpresaCity

È online il nuovo rapporto trimestrale di monitoraggio dedicato al programma Italia Startup Visa (ISV), schema di migrant entrepreneurship curato dal Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con i Ministeri degli Esteri, dell’Interno e del Lavoro, per potenziare l’ecosistema nazionale dell’innovazione.
Attivo dal 2014, ISV prevede una procedura di concessione del visto per lavoro autonomo semplificata, digitale e bilingue a beneficio dei cittadini non UE che intendono avviare, individualmente o in team, un’impresa innovativa in Italia.
Le candidature sono valutate da un Comitato di esperti, presieduto dal Direttore Generale per la Politica Industriale del MISE, è composto dai presidenti di cinque organizzazioni chiave dell’ecosistema nazionale dell’innovazione: PNICube per gli incubatori universitari, IBAN per i business angel, AIFI per i fondi di venture capital, APSTI per i parchi scientifici e tecnologici, NetVal per gli uffici di trasferimento tecnologico.
Al 30 giugno 2019 si registrano 454 candidature, provenienti da 49 Paesi, con un tasso di approvazione del 51,1%. La Russia continua a guidare la classifica dei Paesi più rappresentati, in termini sia di domande pervenute (92) che approvate (71).

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