Cresce la stampa 3D "industrial grade"

All'evento AMUG di Chicago, HP e Stratasys sottolineano la crescita nell'offerta di soluzioni per la prototipazione ma anche produzione di oggetti e componenti

Autore: Redazione ImpresaCity

Era prevedibile che alla manifestazione Additive Manufacturing Users Group (AMUG), che si tiene in questi giorni a Chicago, le principali case produttrici di sistemi per il digital manufacturing mettessero in evidenza il modo in cui favoriscono lo sviluppo del mercato. In questa fase l'attenzione degli utenti pare concentrata in particolare sulle soluzioni che colmano il gap tra prototipazione e produzione, un ambito in cui le performance produttive devono sposarsi con un costo relativamente ridotto.

In questo senso HP ha presentato due novità distinte, dedicate una al settore della stampa con polveri plastiche e la seconda al mondo della produzione di oggetti in metallo.

La prima novità è la linea di stampanti 3D HP Jet Fusion 500/300 Series, o meglio la sua commercializzazione in volumi dopo la presentazione di qualche tempo fa. Si tratta di una soluzione considerata a costo (relativamente) basso pensata per la realizzazione di prototipi. Viene vista come un complemento alle stampanti di produzione, complemento che permette a un'azienda di coprire la fase prototipale e quella in produzione con una medesima tecnologia. Tra i clienti già conquistati HP segnala Daimler Trucks North America, sempre per la fase di prototipazione dei componenti.


Lato digital manufacturing "metallico", HP ha annunciato la disponibilità a tutti i clienti di un servizio prima limitato. È HP Metal Jet, progettato per la produzione in volumi di parti metalliche. I clienti devono semplicemente inviare i loro file 3D per la stampa, che viene effettuata da due partner di HP (GKN Powder Metallurgy e Parmatech).

Novità anche per Stratasys, che si rivolge al mercato intermedio del additive manufacturing con una stampante classicamente ad estrusione - la Stratasys F120 - ma giudicata comunque "industrial grade". L'espressione in questo caso vuol dire che con un esborso relativamente contenuto (circa 12 mila dollari) si acquista una macchina in grado di operare - secondo il produttore - in maniera continuativa per 250 ore a una velocità di produzione tre volte superiore ad altri modelli analoghi, grazie anche a bobine particolarmente "corpose".

L'utente ideale della Stratasys F120 è il gruppo di lavoro, quindi in particolare piccoli studi di designer o progettisti che vogliono realizzare in modo semplice parti comunque molto dettagliate.

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