Congiuntura Confcommercio: economia in rallentamento, i consumi non ripartono

Secondo l'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) l'occupazione ha presentato ad agosto una variazione congiunturale positiva dello 0,3%.

Autore: Redazione ImpresaCity

A settembre 2018 l'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha registrato una flessione dello 0,3% in termini congiunturali ed un aumento della stessa entità nel confronto con lo stesso mese del 2017, segnalando il permanere di difficoltà da parte della domanda delle famiglie di instradarsi su un sentiero di crescita consolidato. In termini di media mobile l'evoluzione degli ultimi mesi segnala una stabilizzazione della domanda.
Ad agosto la produzione industriale ha registrato, al netto dei fattori stagionali, un miglioramento dell'1,7% su base mensile e una diminuzione dello 0,8% su base annua. L'occupazione ha presentato, nello stesso mese, una variazione congiunturale positiva dello 0,3%.
Segnali positivi sono giunti anche dal sentiment delle famiglie e degli operatori del manifatturiero che hanno registrato a settembre un miglioramento, rispettivamente, dello 0,6% (m/m) e dello 0,7% (m/m). Questi miglioramenti non modificano le prospettive a breve, essendo, in molti casi recuperi marginali rispetto ai deludenti risultati dei mesi precedenti.
A settembre 2018 l'ICC è risultato, nel confronto su base annua, in aumento dello 0,3%. Il dato dell'ultimo mese è sintesi di un'evoluzione positiva della domanda relativa ai servizi (+2,0%) e di una flessione dello 0,4% della spesa per i beni.
Relativamente alle diverse funzioni di spesa l'incremento più sensibile, rispetto a settembre del 2017, è stato quello della domanda di beni e di servizi per le comunicazioni (+2,9%), determinato in larga parte dalla sensibile crescita della spesa per i beni inclusi nell'aggregato. Lievemente più contenuto è risultato l'aumento relativo agli alberghi, ai pasti e le consumazioni fuori casa (+2,3%), segmento che si conferma come uno dei più dinamici. Incrementi moderati si sono registrati per la domanda per i beni e i servizi ricreativi e per i beni e i servizi per la cura della persona (+0,8%).
Sostanzialmente stabile è risultata la spesa per i beni e i servizi per la casa (+0,2%), al cui interno si rilevano andamenti molti articolati. Per contro, riduzioni di un certo rilievo continuano ad interessare la domanda relativa all'abbigliamento e alle calzature (-1,6%) e agli alimentari, le bevande ed i tabacchi (-0,8%). In ridimensionamento, rispetto a settembre dello scorso anno, è risultata, infine, la domanda per i beni e i servizi per la mobilità (-0,5%), andamento su cui hanno pesato le difficoltà nel segmento delle auto.

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