Hitachi Vantara, l’innovazione passa dallo storage

I risultati dell’anno fiscale 2017 confermano la validità della nuova “data solution company”, che presenta anche una linea di soluzioni interamente rinnovata

Autore: Edoardo Bellocchi

Da quando è stata presentata, nel settembre 2017, a oggi sono passati più di sei mesi. Ma per Hitachi Vantara si tratta di un periodo più che sufficiente per fare un bilancio. Che è più che lusinghiero. I risultati della nuova entità precedentemente nota come Hitachi Data Systems sono stati illustrati da Marco Tesini, Country Manager Hitachi Vantara Italia, in un incontro con la stampa a metà maggio. Per quanto riguarda l’Italia, l’anno fiscale 2017, concluso il 31 marzo 2018, ha infatti visto una crescita del 21 per cento nel fatturato, del 5 per cento nelle persone complessive e andamenti di rilievo per quanto concerne le principali linee di business: crescita del 41 per cento nella Data center modernization, che “pesa” circa per il 75-80 per cento nel business complessivo dell’azienda, del 26 per cento nei dati non strutturati, cioè l’intelligent data governance, il cui contributo è del 15 per cento, e dell’821 per cento nell’area data driven insight, cioè quella dei big data analytics, che rappresenta il 5 del business. 

Italia in primo piano
Con questi numeri, la filiale italiana di Hitachi Vantara è stata riconosciuta tra le più performanti a livello di gruppo Hitachi, che è alla posizione numero 70 a livello mondiale, con un fatturato di 88 miliardi di dollari e operazioni in quasi tutti i settori industriali e di servizi. “L’Italia è un paese di grande interesse per Hitachi, dove dispone di 16 entità legali che operano in numerose aree, come dimostrato anche dalla più recente acquisizione che è quella di Fiamm”, fa notare Marco Tesini, spiegando che il Gruppo investe nel nostro Paese in quanto “l’Italia è il secondo paese industriale in Europa e l’ottavo nel mondo, ma soprattutto da noi c’è ancora molta capacità di innovazione applicata al settore industriale. Per esempio nell’ambito dei treni, e non a caso la design authority in ambito ferroviario di Hitachi a livello globale è stata concentrata proprio in Italia”.  




Marco Tesini, Country Manager Hitachi Vantara Italia




Premio all'innovazione
Nel Bel Paese il gruppo Hitachi “vale” attualmente 1,2 miliardi di euro, con circa 6mila dipendenti complessivi e 4 plant manifatturieri, e l’obiettivo esplicitato dal numero uno mondiale Toshiaki Higashigara, premiato recentemente dal Presidente della Repubblica Italiana col Premio Leonardo International, è quello di portare i ricavi complessivi a 1,5 miliardi di euro entro il 2020. “Un traguardo sicuramente ambizioso, che prevede non solo crescita organica ma anche per acquisizioni”, rivela Tesini, che non nasconde l’ottimismo alla luce dei risultati fin quei conseguiti, ma soprattutto per il cambiamento compiuto dall’intera Hitachi, che è “passata da un modello product driven a uno market driven: la società è cresciuta, e bene, nell’ingegneria ma si è trasformata e si è messa a guardare al mercato, con un approccio di tipo ‘double bottom line’, dove l’obiettivo ultimo, oltre naturalmente al profitto, è quello di realizzare una ‘social innovation’, come abbiamo iniziato a fare due anni fa, con risultati che cominciano a vedersi in tutti gli ambiti nei quali operiamo”. Il contributo di Hitachi Vantara a questi obiettivi è di rilievo, anche in ragione dell’evoluzione della società, che è stata formata attorno al nucleo originario di Hitachi Data Systems, ovvero quello di azienda attiva nello storage che gestiva soprattutto dati strutturati, per realizzare una compagine che opera nell’ambito dei dati non strutturati, ovvero il punto centrale dalla digital transformation. L’idea di fondo è quella di “trarre il massimo beneficio dall’incontro tra le due culture: quella delle Operation, che è patrimonio dell’intero Gruppo, e quella IT, che rappresenta il nostro valore come Hitachi Vantara”, prosegue Tesini, sottolineando che “in un mondo che va verso l’essere completamente digitale, anche noi abbiamo cambiato modello organizzativo e operativo, diventando ‘Big Data e Artificial Intelligence dependent’, proponendoci sempre più come una ‘data solution company’, ovvero un’azienda che si occupa di dati in tutte le forme che possono assumere, allo scopo di trarne il massimo valore di business per i nostri clienti”. 

Spinta sui Partner
Per quanto riguarda il modello di go-to-market, oggi in Italia Hitachi Vantara segue direttamente circa 80 clienti, soprattutto negli ambiti Finance, Settore Pubblico, Utility, Telco e Manufacturing. “Ma questo non vuol dire che vendiamo direttamente, anche perché noi siamo sempre un’azienda di piattaforma e non di system integration: cerchiamo di lavorare sempre tramite i Partner, con l’obiettivo è di arrivare nell’arco di pochi anni al 90 per cento di fatturato veicolato tramite il canale”, spiega Tesini, sottolineando che "attualmente questa quota è del 65 per cento, mentre fino a poco tempo era attorno al 40 per cento. E se oggi i nostri Partner Tier 1 sono 10, il nostro obiettivo principale è quello di creare una rete di partner qualificati con specializzazione puntuale su temi specifici quali il content e il big data analytics”.  

Novità di prodotto
Un approfondimento sui recenti annunci di prodotto in ambito storage, sia nell’area all-flash sia in quella dei sistemi ibridi, è stato invece appannaggio di Franco Davanzo e Andrea Cicerchia, che con la qualifica di Master Solution Consultant di Hitachi Vantara Italia si occupano di pre-sales. Tra le caratteristiche principali dei nuovi sistemi annunciati vi sono il miglioramento delle performance, con gli IOPS triplicati, a parità di costo, rispetto alla famiglia precedente; l’ottimizzazione della scalabilità, che è cresciuta del 2,5 per cent, e un uptime garantito del 100 per cento, ottenuto tramite il proactive monitoring via cloud. Anche il sistema operativo SVOS, comune a tutti i sistemi storage di Hitachi Vantara, è stato ridisegnato completamente, con miglioramenti dell’intelligenza all’interno del sistema, tenendo per esempio conto di fenomeni come i container, per i quali sono previsti plug-in di compatibilità. Ma il vero valore di questi annunci, come hanno tenuto a sottolineare i manager Hitachi Vantara, è nelle innovazioni software: in primo piano vi è la self optimization, che tramite l’analisi di milioni di eventi al secondo permette di gestire automaticamente alcune tipologie di situazioni che precedentemente venivano gestite in maniera manuale, come il capacity planning, per mezzo dell’infrastructure analytics advisor, o il provisioning, tramite l’automation director, e inoltre la modern data protection, con le logiche di snapshot, business continuity e disaster recovery, poste all’interno di un orchestratore che gestisce tutti questi flussi operativi. Infine, anche il modello di vendita è stato rinnovato, e prevede oggi anche la presenza di servizi di cloud storage gestiti

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