Il settore dei trasporti guarda sempre più a blockchain

Aumentano i test sul campo di sistemi basati su blockchain per la gestione dei documenti di trasporto, alla ricerca di efficienza e qualità del dato

Autore: Redazione ImpresaCity

Lo sviluppo di applicazioni basate su blockchain procede nonostante le alterne fortune delle criptovalute mettano la tecnologia sempre al centro di molte preoccupazioni. La gestione del trasporto merci è un campo che ha già visto alcuni progetti di rilievo, ora un consorzio capitanato da Accenture ha portato a termine con successo i test di un sistema che mira ad eliminare, o comunque ridurre fortemente, il peso dei documenti cartacei associati alle spedizioni internazionali.

Il consorzio è stato assemblato con la precisa intenzione di replicare l'associazione di realtà che normalmente ruota intorno a un flusso di spedizioni internazionali. Comprendeva infatti un esportatore (AB InBev, che controlla i marchi di birra Budweiser, Corona e Stella Artois), un'azienda che si occupa di trasporto container (APL), un operatore logistico (Kuehne+Nagel) e un ente doganale europeo non specificato. Accenture ha agito come partner tecnologico, realizzando il prototipo di sistema blockchain per il tracciamento delle spedizioni.

Il sistema blockchain sviluppato per i test ha effettivamente seguito dodici spedizioni internazionali, ciascuna con una sua destinazione e quindi diversi requisiti legali e doganali da soddisfare. I requisiti sono stati "simulati" nella pratica dall'ente doganale coinvolto.



Il sistema è stato ideato per sostituire lo scambio di documenti fisici o digitali con la memorizzazione e la distribuzione dei dati attraverso una struttura blockchain. Attraverso un esame dettagliato dei processi di documentazione che oggi sono attivati in una spedizione internazionale, il consorzio è arrivato a definire quali informazioni gestire attraverso la blockchain e a quali entità attribuire la proprietà (e la relativa responsabilità) delle varie informazioni.

I test hanno dimostrato che la gestione tradizionale dei documenti di trasporto è ampiamente ottimizzabile. Mediamente ogni spedizione internazionale prevede una ventina di documenti diversi, che però hanno in comune circa il 70 percento dei dati. Il rischio di errori o imprecisioni nella gestione di tali dati è quindi elevato e può portare a sensibili inefficienze nel flusso delle merci e nel loro pagamento.

L'utilizzo delle tecnologie blockchain e dei ledger distribuiti porta quantomeno a ottimizzare il flusso delle informazioni, riducendo anche dell'80 percento la gestione manuale dei dati. Una conseguenza di questo è una maggiore qualità del dato, che permette di velocizzare le operazioni di controllo e riduce il rischio di rallentamenti e anche penali legate a violazioni dei requisiti doganali.

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