Il mondo IoT comporta ancora un senso di insicurezza

451 Research conferma che la sicurezza resta la preoccupazione principale delle imprese che approcciano il tema IoT

Autore: Redazione ImpresaCity

La sicurezza era stata segnalata già nel 2016 come la priorità di gran lunga principale per le imprese che stanno mettendo in atto o in piano progetti IoT, ora 451 Research conferma il risultato anche in una analisi datata fine 2017. Nella survey Voice of the Enterprise: Internet of Things Vendor Evaluations, la sicurezza è stata segnalata come elemento chiave da oltre il 55 percento del campione intervistato, distanziando nettamente le altre voci.

La sempre maggiore importanza della sicurezza in ambito IoT è legata al fatto che - spiega Brian Partridge, Research Vice President for Internet of Things di 451 Research - le aziende hanno capito come la superficie di attacco potenziale nelle implementazioni IoT è necessariamente elevata. Questo soprattutto perché aumenta il numero di elementi connessi in rete e gli ambienti IoT uniscono le reti informatiche con quelle di produzione, che già separatamente hanno abbastanza minacce da cui difendersi.



Questo scenario ha fatto sì che molte aziende anche leader dei propri settori abbiano mantenuto un atteggiamento attendista nei confronti dell'IoT, ritenendo che i rischi siano ancora troppo alti rispetto ai potenziali benefici. Più in dettaglio, le aziende temono soprattutto la mancanza di sufficienti funzioni di autenticazione per gli endpoint IoT, la poca sicurezza delle applicazioni IoT e le vulnerabilità nelle procedure di accesso ai dispositivi e alle applicazioni IoT.

La consapevolezza dei problemi di security di molte soluzioni IoT è comunque un fatto positivo, secondo 451 Research. E rappresenta uno stimolo per i vendor di settore, che se vogliono conquistare nuovi clienti devono puntare proprio sulla maggiore sicurezza delle proprie soluzioni. Questa, la capacità di erogare supporto tecnico di livello e l'affidabilità sul lungo periodo sono stati indicati come i tre principali fattori differenzianti.

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