NSA 5G NR: c'è lo standard per il 5G "dimezzato" del 2019

Le specifiche NSA 5G NR presentate a Lisbona aprono la strada alle prime reti (quasi) 5G già tra due anni, in anticipo sul 5G "vero"

Autore: Francesco Pignatelli

Passo avanti importante verso lo sviluppo delle reti mobili di nuova generazione 5G. A Lisbona è stato ufficializzato lo standard NSA 5G NR, sigla un po' criptica che sta per Non-Standalone 5G New Radio. La nuova specifica è importante perché apre la strada alla realizzazione di reti mobili commerciali 5G (o in parte 5G, come vedremo) già nel 2019, quindi un anno prima circa rispetto alle tempistiche indicate da molti vendor e operatori di settore. Il 2020 appare peraltro una previsione piuttosto ottimistica e gli osservatori più scettici credono che il vero sviluppo delle reti commerciali non avverrà prima del 2022.

Previsioni a parte, lo standard NSA 5G NR ha il vantaggio di essere stato completato prima del tempo (si puntava a inizio 2018) e definisce una base certa su cui sviluppare a breve termine prima reti wireless di test e poi reti mobili complete e aperte al pubblico. Non è una novità in sé perché la necessità di un passo intermedio tra le reti attuali LTE e quelle 5G complete era stata indicata già tempo fa. Lo scorso marzo una quarantina di vendor e operatori, tra cui anche Telecom Italia, avevano quindi definito e presentato una proposta tecnica che oggi è NSA 5G NR.



Non-Standalone 5G New Radio è una sorta di "mezzo 5G", nel senso che utilizza la rete di accesso radio e la core network LTE che gli operatori hanno già in uso per le funzioni di gestione dei terminali connessi e per la copertura radio, ma vi aggiunge una nuova portante 5G. La differenza principale con il 5G "completo" è che questo porta l'adozione di una nuova architettura per la core network, che permette diverse nuove funzioni.

Il vantaggio di questa concezione del 5G è ovviamente la semplicità di implementazione di nuove reti mobili, da cui la possibilità di anticipare le prime realizzazioni commerciali. La transizione dalle reti Non-Standalone al 5G vero e proprio, "integrale", dovrebbe inoltre risultare semplice per gli operatori e trasparente per gli utenti mobili.

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