Italia sempre più tecnologica, ma permane divario Nord-Sud

Pubblicato il rapporto Istat 2009. In Italia cresce l'utilizzo del Pc e di internet soprattutto tra i giovani, ma permane un grande divario Nord-Sud in campo tecnologico.

Autore: Irene Canziani

Gli italiani sono sempre più legati alle nuove tecnologie, che però non si diffondono in modo omogeneo nel nostro paese, evidenziando ancora una volta il divario Nord-Sud. Queste le prime osservazioni che emergono dall'Annuario Statistico 2009 appena pubblicato dall'Istat.
Secondo i dati del rapporto, complessivamente nel 2009 crescono gli utilizzatori del personal computer e di internet, che ormai rappresentano rispettivamente il 47,5% (44,9 nel 2008) della popolazione di 3 anni e oltre e il 44,4% (era 40,2% l'anno scorso) di quella di 6 anni e più.
Se l'aumento riguarda tutte le fasce di età, l'uso del Pc coinvolge soprattutto i giovani e tocca il livello massimo tra i 15 e i 19 anni (86% rispetto all'80% del 2008); con il crescere dell'età, invece, diminuisce l'uso e fra i 65 e i 74 anni la percentuale scende al 9,9%, per raggiungere il 2,4% fra gli ultrasettantacinquenni.
A livello territoriale, il rapporto Istat segnala il preoccupante permanere di uno squilibrio tra il Nord e il Sud del paese, che si riflette sia nell'uso del Pc (Nord e Centro rispettivamente 51,5% e 48,8%, Mezzogiorno 41,5%) che in quello di internet (Nord e Centro rispettivamente 48,3% e 46,8%, Mezzogiorno 38,0%). Tra le regioni, in particolare, la Puglia è fanalino di coda con 38,4% di abitanti che utilizzano il Pc e 34,9% internet.
Nel nostro paese sono ancora gli uomini a navigare più delle donne: usa il computer il 52,8% della popolazione maschile contro il 42,5% di quella femminile, mentre per quanto riguarda la rete internet le percentuali sono del 49,8% contro il 39,4%. Dato degno di nota, le differenze di genere si ribaltano però per l'età compresa tra i 6 e i 10 anni: in questo intervallo, usano il Pc il 58,8% delle bimbe contro il 55,2% dei maschi e internet il 32,1% delle bimbe contro il 29,1% dei maschi.

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