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Il MiSE sblocca 45 milioni per AI, blockchain e IoT

Sono a disposizione delle imprese e dei centri di ricerca pronti a mettere in campo progetti innovativi nelle aree più prioritarie dell'economia italiana

Autore: Redazione ImpresaCity

Il Ministero dello Sviluppo Economico sta "mettendo a terra" gli investimenti allocati mesi fa per agevolare lo sviluppo di progetti innovativi collegati a intelligenza artificiale, blockchain e Internet of Things. L'iniziativa parte con una dotazione iniziale di 45 milioni di euro: 25 per progetti volti a favorire lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, 10 per progetti in ambito blockchain, 10 per progetti collegati alle tecnologie Internet of Things.

Il programma di agevolazioni è partito in realtà lo scorso 6 dicembre 2021, quando sono stati stabiliti i criteri e le modalità di utilizzo delle risorse del Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things, istituito dalla legge di bilancio 2019. Lo scorso 24 giugno è stato definito un nuovo decreto "tecnico" che stabilisce come presentare le domande di agevolazione e quali sono i criteri per la concessione e l’erogazione delle agevolazioni.

I soggetti ammissibili sono le imprese e i centri di ricerca con personalità giuridica. Le aziende possono essere di qualsiasi dimensione, purché esercitino "attività industriali di produzione di beni e servizi, agro-industriali, artigiane, di trasporto, di servizi alle imprese che esercitano le predette attività".

In realtà l'idea del MiSE è quella di favorire più le PMI delle grandi imprese: il 60% delle risorse disponibili è riservato ai progetti di ricerca, sviluppo e innovazione proposti da PMI e reti di imprese. Le grandi imprese possono ottenere agevolazioni, ma solo come capofila e/o coproponenti in un progetto che preveda una collaborazione effettiva con PMI e in cui alle PMI stesse cui faccia capo almeno il 30% dei costi ammissibili di progetto.

I progetti finanziabili devono prevedere attività di “ricerca industriale”, “sviluppo sperimentale”, “innovazione dell'organizzazione” e “innovazione di processo”. Devono anche essere progetti importanti: i costi ammissibili devono essere compresi tra 500 mila euro e 2 milioni di euro, la durata del progetto tra 24 e 30 mesi. I progetti devono poi incentrarsi su nove ambiti che il MiSE considera prioritari: industria e manifatturiero, sistema educativo, agroalimentare, salute, ambiente ed infrastrutture, cultura e turismo, logistica e mobilità, sicurezza e tecnologie dell’informazione, aerospazio.

Ogni progetto proposto sarà valutato da Infratel in base a varie considerazioni. Si va dalle caratteristiche del soggetto proponente (tra cui capacità tecnico-organizzativa, qualità delle collaborazioni, solidità economico-finanziaria) alla qualità della proposta progettuale (fattibilità tecnica, rilevanza dei risultati attesi, grado di innovazione) per arrivare all'impatto del progetto stesso, stimato per interesse industriale e potenzialità di sviluppo.

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