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Nutanix aiuta l’internazionalizzazione di Lafert

L’azienda veneta attiva nei motori elettrici a uso industriale ha scelto di puntare sull’iperconvergenza per un business a prova di futuro

Autore: e. b.

L’iperconvergenza targata Nutanix è stata scelta da Lafert,  azienda veneta attiva nella progettazione, produzione e fornitura di motori elettrici e azionamenti customizzati per l’impiego industriale, per creare un’infrastruttura in grado di crescere di pari passo con il business. 

Recentemente acquisita da Sumitomo Heavy Industries, da 60 anni Lafert produce motori elettrici personalizzati in base alle esigenze dei clienti. Al ritmo di circa un milione di pezzi l’anno, l’azienda è cresciuta del 60% nell’ultimo decennio, occupando oltre 900 persone in tutto il mondo e fatturando, nel 2020, 144 milioni di euro. Il 30% del giro d’affari proviene dal mercato nazionale, mentre la restante quota è generata dalle vendite nel resto del mondo, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti, dove è presente con una filiale. 

Lafert ha un’architettura IT prevalentemente on-premise, dislocata in un data center presso la sede di San Donà di Piave nell’entroterra veneziano, e infrastrutture locali presso le diverse filiali in tutto il mondo. Nel 2019 Lafert decide di rinnovare la propria architettura per supportare al meglio lo sviluppo del business e dei nuovi progetti, sostituendo lo storage che serviva i due cluster destinati ai carichi di lavoro delle Virtual Machine e alla farm Citrix per la virtualizzazione applicativa. Per fare ciò l’azienda sceglie di puntare sull’iperconvergenza Nutanix, non solo nell’ottica di sostituire il materiale obsoleto, ma soprattutto per semplificare la gestione, migliorare l’efficienza e costruire un’infrastruttura in grado di crescere con facilità e scalabilità

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La facilità di gestione è stato uno dei driver principali per la scelta di Nutanix insieme alla scalabilità visto che il nostro reparto IT è composto da sole cinque persone. Un altro elemento vincente è stata la possibilità di utilizzare l’hypervisor AHV di Nutanix, anche questo un prezioso tassello per la semplificazione nonché un apprezzato risparmio economico”, sottolinea Thomas Barea, CIO di Lafert. 

A metà del 2019 viene dunque sostituita l’infrastruttura sottostante lo stack Citrix, con un primo cluster Nutanix composto da tre nodi di produzione HPE. Il secondo step, realizzato all’inizio del 2020, vede la sostituzione dell’infrastruttura che regge i carichi di lavoro relativi alle Virtual Machine. In questo caso vengono usati nodi HPE certificati Nutanix e, di nuovo, la soluzione viene implementata presso il data center dell’azienda.

Ben presto Lafert decide di sfruttare al massimo la tecnologia Nutanix e di utilizzarla anche per le altre filiali, realizzando una sorta di laboratorio presso la sede di Noventa di Piave, dove vengono installati due nodi ROBO per gestire i servizi delocalizzati, come i domain controller, i print server e un piccolo file server utilizzato per le attività di produzione. Lo stesso scenario viene poi replicato presso la sede di Ravenna.

E i risultati non si fanno attendere. A fronte della sostituzione dell’infrastruttura per Citrix, Lafert ottiene un netto miglioramento delle prestazioni, in particolare il tempo di log-on degli utenti passa da circa un minuto della vecchia architettura a 23 secondi con una migliore user experience. Dopo la sostituzione del cluster per la gestione delle VM vi è stata una notevole semplificazione dell’infrastruttura, con la riduzione dello spazio occupato nel data center e dei consumi. Un ulteriore vantaggio è l’affidabilità “by design” dei servizi di Nutanix su cui può contare Lafert ovvero la capacità dell’architettura di riconfigurarsi e continuare a funzionare in caso di guasto di un nodo, una prerogativa che l’infrastruttura tradizionale a server-storage non poteva garantire.

Inoltre, oggi, grazie ai cluster ROBO di Nutanix, è possibile monitorare tutta l’infrastruttura con facilità attraverso una console centrale. Oltre a proseguire nel deployment delle soluzioni Nutanix ROBO presso le diverse filiali, nel prossimo futuro, Lafert potrà estendere l’infrastruttura VDI anche alle postazioni grafiche degli operatori CAD, come confermato da Thomas Barea che conclude: “Una delle caratteristiche più interessanti della tecnologia Nutanix è la possibilità di realizzare il Disaster Recovery in cloud, una funzionalità che pensiamo di esplorare presto”.

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