Modern workplace, la trasformazione continua

Nuovo lavoro in azienda: il punto di vista dei system integrator

Autore: Edoardo Bellocchi


Nel nuovo scenario creato dalla crescente digitalizzazione, recenti fenomeni quali collaboration, digital workplace, mobility, smart working o altro, continuano a cambiare i connotati al classico panorama organizzativo delle aziende, con importanti risvolti sia per i lavoratori sia per tutte le funzioni coinvolte. Ne abbiamo parlato su ImpresaCity di novembre 2019, riportando il punto di vista dei vendor, mentre è ora la volta di saperne di più da chi in concreto è sul campo: i system integrator.  

Strumenti adeguati

Ma è sempre opportuno fai inquadrare i fenomeni in atto dagli analisti di mercato: IDC ci aiuta a tratteggiare i contorni di uno scenario in continua trasformazione. “Facilitare la comunicazione e l'interazione tra addetti, partner e clienti è oggi un processo indispensabile per competere e innovare”, esordisce Daniela Rao, Senior Research and Consulting Director di IDC Italia. “La creatività e la capacità dei singoli necessitano di adeguati strumenti di collaborazione per potersi effettivamente trasformare in valore e consentire alle aziende di superare in velocità e agilità le sfide dei mercati. Non si tratta soltanto di una questione tecnologica: la trasformazione digitale non può prendere forma all'interno di un dipartimento senza il coinvolgimento di più linee e figure aziendali con idee, prospettive e approcci diversi”.  

Ridisegnare il workspace

Ecco quindi che una recente ricerca condotta da IDC mostra che le imprese italiane sono focalizzate sugli strumenti per lavorare da remoto e sulla flessibilità oraria, ma “è prevedibile che in futuro le Micro e le Piccole Imprese, da sempre più sensibili alla comunicazione personale attraverso Social Media, guarderanno sempre più spesso all’introduzione di piattaforme tecnologiche in grado di ridisegnare il cosiddetto ‘workplace’, con l’obiettivo di creare e diffondere la conoscenza, stimolare e governare la circolazione delle informazioni attraverso strumenti di collaborazione efficienti e flessibili, del tutto simili a quelli utilizzati per le comunicazioni personali”, prosegue Daniela Rao. 

Piattaforme sugli scudi

Analizzando più da vicino le trasformazioni in atto, “le piattaforme di Collaborazione che evolvono inglobando strumenti social costituiscono l'infrastruttura portante del ‘digital workspace’: da una parte rispecchiano il nuovo trend comunicativo social, dall'altra permettono di gestire meglio i processi, analizzare e storicizzare i flussi comunicativi, anche destrutturati, per creare una conoscenza aziendale condivisa e al contempo favorire l'impegno individuale delle persone”, spiega IDC.
Tra i driver che sostengono questa evoluzione, l’analista individua fenomeni quali “il passaggio da Capex a Opex per risparmiare sui costi di capitale, che continua a guadagnare slancio come un driver per introdurre applicazioni sempre più collaborative che siano anche accessibili in cloud con modelli di adozione flessibili e scalabili in relazione alle diverse esigenze, oppure la Consumerizzazione, con smartphone e social media utilizzati personalmente a casa che vengono sempre più spesso portati sul posto di lavoro e utilizzati anche per attività professionali, con impatto sulla diffusione di soluzioni tecnologiche che rendano la collaborazione più facile”.
 

I contorni di un fenomeno

Insomma, il momento della collaborazione è più che mai arrivato: “le piattaforme di Collaborazione stanno emergendo come lo strumento più importante per governare la circolazione delle idee frutto del lavoro condiviso e per mettere il cliente al centro dei processi aziendali”, sintetizza Daniela Rao, sottolineando però che “l'evoluzione verso nuove forme di collaborazione non potrà essere guidata solo dalle tecnologie, ma dipenderà anche dalla volontà culturale, sia dei top manager sia dei lavoratori, di condividere contenuti e vincere in gruppo usando le giuste tecnologie con il presupposto che tutti possano aggiungere valore”.

In questo scenario, “le aziende italiane stanno cogliendo l'importanza della collaborazione e dei suoi immediati impatti sulle performance aziendali”, conclude Daniela Rao, evidenziando che “da una recente indagine IDC, emerge che oltre il 50% delle medie e grandi imprese italiane percepisce quali benefici dell'adozione di una piattaforma di collaborazione la maggiore affidabilità e la maggiore velocità di processi e persone. Complessivamente, la domanda di mercato crescerà da 685 milioni di euro a 770 milioni di euro, con un CAGR del 3% negli anni dal 2019 al 2022, di cui il 40% per servizi di integrazione e gestione, i cosiddetti life-cycle service”.
 

Nello speciale sono riportate le risposte dei system integrator interpellati alle due domande che abbiamo posto:
1 - Quali sono le principali esigenze delle aziende in relazione a fenomeni quali modern workplace, smart working, mobility e collaboration?
 2 - Con quali tecnologie e approcci vengono soddisfatte queste esigenze?

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Modern workplace, la trasformazione continua

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