Il parere di SB Italia

Risponde Massimo Missaglia, Amministratore Delegato di SB Italia 


D. - Dal vostro punto di vista, come considerate sia cambiato in generale il ruolo del System Integrator all'interno delle strategie di digitalizzazione delle imprese clienti?
R. - Il nostro punto di osservazione come SB Italia è per certi versi privilegiato perché non solo siamo system integrator che integrano tecnologie esterne, ma abbiamo un team di 200 professionisti che sviluppano internamente soluzioni innovative che diventano riferimento sul mercato. Quello che vediamo in termini di evoluzione del ruolo è che il system integrator sempre più deve essere in grado di trovare tra le soluzioni disponibili quelle in grado di avere impatti positivi sui processi di business delle aziende e delle organizzazioni. Sempre più infatti i clienti chiedono, oltre alla maggiore efficienza derivante dall’ottimizzazione dei processi, un supporto nell’individuare nuovi business model. Il system integrator deve mettere in campo visione strategica e creatività, oltre ovviamente alle competenze specifiche. 

D. - Più in dettaglio, quali sono i principali elementi di valore che oggi un System Integrator può portare alle aziende? 
R. - Nell’esperienza di SB Italia contano la conoscenza dei processi aziendali oltre che la competenza tecnologica, il saper padroneggiare le tecnologie più avanzate, l’esperienza progettuale e la capacità di innovazione. SB Italia ha fatto una scelta ben precisa: essere un system integrator a valore, con un portafoglio di competenze prevalentemente in-house. Infatti, i team di progetto sono composti da risorse interne, che seguono percorsi di formazione e certificazione sulle principali tecnologie e soluzioni di mercato, e solo quando necessario sono integrati da competenze specializzate prese sul mercato in una logica di best of breed. Questo assicura al cliente la massima affidabilità e il miglior supporto.  È importante poi che il system integrator conosca sia i processi del cliente in modo da proporre e realizzare soluzioni che ben si adattano alla singola realtà, sia ciò che di innovativo è disponibile sul mercato, con un occhio ai trend, per essere in grado di proporre, nell’ottica della protezione degli investimenti, soluzioni sempre future proof, che siano adatte oggi ma anche scalabili in funzione delle esigenze specifiche. Oggi più che mai, le soluzioni e le tecnologie disponibili sul mercato, che a volte affrontano aspetti particolarmente specifici, nascono e si sviluppano a grande velocità. Il System Integrator a valore, come noi lo intendiamo, deve essere in grado con le sue competenze e conoscenze di proporre al suo cliente soluzioni sempre all’avanguardia capendo e valutando come queste novità possano portare benefici immediati e prospettici all’azienda sia per il business sia per la gestione. 

D. - Quanto conta oggi, per un System Integrator, la capacità di fare scouting di nuove tecnologie e di nuovi vendor da portare sul proprio mercato?
R. - Nell’ottica del supporto consulenziale è fondamentale conoscere le soluzioni sul mercato per poter trovare sempre la migliore risposta alla domanda del cliente. Ma oltre lo scouting, occorre costruire competenze tecniche sulle tecnologie che si ritiene essere le più adatte al proprio mercato per saperle utilizzare al meglio e anche saperle integrare con l’esistente, che costituisce nella maggior parte dei casi un patrimonio aziendale non sostituibile tout court ma invece da migliorare, integrare, arricchire.