Gli ERP nell’era della trasformazione digitale

I gestionali si reinventano anche con robuste iniezioni di mobilità e Intelligenza Artificiale

Autore: Edoardo Bellocchi


Quello che una volta era il “gestionale”, e rappresentava in buona sostanza la spina dorsale di tutte le aziende, continua a svolgere il suo insostituibile ruolo. Da tempo si chiama ERP, Enterprise Resource Planning, ma non è affatto morto. Anzi. A dispetto di tutti i cambiamenti dell’IT, il buon vecchio sistema ERP è più vivo che mai. Ha semplicemente cambiato pelle, anche perché la trasformazione digitale, con il suo inevitabile corollario di app, cloud, mobile e big data, permette agli ERP di vivere nuove promettenti stagioni.  

A tutto cloud

Una recente indagine di IDC, fa notare la crescita esponenziale per il mercato dell’ERP su cloud, che entro il 2022 raggiungerà un valore di 681 milioni di euro, con un tasso annuo di crescita composto del 21 per cento, anche perché il cloud “garantisce elevate garanzie di sicurezza e privacy e offre la scalabilità e la flessibilità necessarie per crescere insieme al business: prevediamo che entro un anno un terzo dei sistemi ERP sarà basato sul cloud”, sottolinea Nicola Schirru, Direttore della divisione Business Applications di Microsoft Italia.  

Un’evoluzione confermata anche da un’indagine condotta recentemente da SAP in collaborazione con IDC, dalla quale è emerso che “tra le priorità tecnologiche, anche il controllo e la riduzione dei costi occupa una posizione rilevante, indicata dal 23 per cento delle aziende. È diventata infine sempre più urgente la necessità di adottare nuovi modelli di fruizione della tecnologia, in primis in cloud, per una gestione del business più veloce e flessibile. Infatti, per il 19 per cento dei rispondenti si rende necessaria una migrazione dei sistemi e dei servizi IT verso il cloud”, spiega al riguardo Matteo Losi, Innovation Director di SAP Italia. 

Esigenze diverse

Bisogna però distinguere le diverse esigenze. Come evidenzia infatti Giancarlo Vercellino, Associate research director di IDC Italia, “il mercato delle Piccole e Medie Imprese è senz’altro molto diverso dal segmento Enterprise, sia per dinamiche sia per dimensioni. Un trend interessante che si sta affermando di recente è legato all’evoluzione cloud, soprattutto per il segmento delle Piccole e Medie Imprese. Oltre due PMI su tre chiedono soluzioni complete ‘chiavi in mano’, che non richiedano ulteriori integrazioni o personalizzazioni. Una PMI su tre è portata a cambiare facilmente il vendor abituale per provare nuove soluzioni e architetture di delivery. I fattori che maggiormente incidono sulle scelte di switch off degli ERP sono l’incompletezza funzionale, per quasi una PMI su due, e la difficoltà di fruizione, per oltre una su tre”.  

Evoluzioni in atto

In questo scenario, “il grado di differenziazione in termini di feature delle soluzioni è percepito in misura più limitata rispetto alle differenze in termini di servizi e assistenza. Al momento attuale ci sono ampi spazi di differenziazione e fidelizzazione facendo innovazione nelle modalità di pre e post-vendita, delivery e assistenza, anziché nelle funzionalità specifiche di un singolo prodotto, funzionalità anche innovative ed efficaci, che però sono spesso offuscate da una moltitudine di feature standard”, prosegue Giancarlo Vercellino. Quella che sta continuando senza sosta è l’evoluzione dei sistemi ERP, che guardano sempre più alle nuove frontiere della tecnologia, come per esempio all’Intelligenza Artificiale e al Machine Learning, anche allo scopo di fornire insight strategici e garantire una vera e propria visione d’insieme, oltre a capacità predittive.

Non solo: anche l’integrazione è un elemento oggi vincente: come sottolinea Giorgio Mini, Vicepresidente di Zucchetti, “le soluzioni ERP continuano, infatti, a essere il cuore del sistema informativo aziendale, ma oggi generano flussi digitali di dati che devono essere immediatamente integrati in tutte le altre applicazioni come CRM, eCommerce, DMS, BI e altro, affinché le informazioni siano accessibili ovunque, in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo”.