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Romani, dall'industria segnali incoraggianti

Il ministro allo sviluppo economico Paolo Romani elenca diversi segnali incoraggianti: crescita della produzione industriale, calo della cassa integrazione, oltre 78 mila nuove aziende, crescita dell'export. "Ora serve l'impegno di tutti per tornare a crescere stabilmente".

Tecnologie
"La crescita annua del 5,3% della produzione industriale, con aumenti che hanno interessato i settori della  meccanica, della metallurgia, dei prodotti chimici e dell'elettronica, è un segnale incoraggiante. Si confermano dunque la tenuta e il trend positivo del made in Italy dopo la grave crisi del 2009". Lo ha affermato il Ministro allo Sviluppo Economico Paolo Romani commentando lo stato della produzione industriale diffuso dall'Istat.
L'istituto di statistica ha comunicato infatti una crescita del 5,3% dell'indice della produzione industriale, primo segnale di crescita dopo due anni di calo dovuti alla crisi economica (nel 2009 l'indice era sceso addirittura del 18,4%). 
"Questi dati  – ha proseguito il Ministro  - insieme al calo del 25,5% registrato a gennaio del ricorso alla cassa integrazione, al saldo attivo di oltre 78mila aziende create durante l'anno, e alla crescita del nostro export del 15,4% ci dimostrano che l'Azienda Italia è attiva, in scia con la ripresa e che adesso il nostro compito è sostenere e forzare questa crescita".
Il ministro ha poi commentato le misure adottate mercoledì dal Consiglio dei ministri: "per questo il piano sviluppo presentato dal governo – ha proseguito Romani – va nella giusta direzione perché coniuga il rigore dei conti con una serie di riforme sostanziali, come quella sulla libertà d'impresa, il riordino degli incentivi, lo sviluppo del Mezzogiorno e la piena attuazione  della banda larga nel nostro paese. Ora serve l'impegno di tutte le forze, istituzioni, imprese, cittadini, per tornare a crescere stabilmente".
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