Nel mese di settembre gli indici destagionalizzati del fatturato e degli ordinativi dell'industria hanno registrato, nel confronto con il mese precedente, un calo dello 0,3%, il primo, e dell'1,2%, il secondo. Lo ha reso noto l'Istat. Il fatturato è aumentato dell'1,0% sul mercato interno ed è diminuito del 3,2% su quello estero; gli ordinativi nazionali hanno registrato un incremento del 3,1% e quelli esteri una flessione del 7,8%. Nello stesso periodo, gli indici grezzi del fatturato e degli ordinativi hanno registrato incrementi tendenziali, rispettivamente, del 10,9 e del 17,9%. Nel confronto degli ultimi tre mesi (luglio-settembre) con i tre mesi immediatamente precedenti (aprile-giugno) le variazioni congiunturali sono state pari a +2,0% per il fatturato e a +2,1% per gli ordinativi. Gli indici destagionalizzati del fatturato per raggruppamenti principali di industrie hanno segnato variazioni congiunturali positive per l'energia (+8,8%), per i beni di consumo (+0,6%, con -2,0 % per quelli durevoli e +1,2% per quelli non durevoli) e per i beni intermedi (+0,5 %) e una variazione negativa per i beni strumentali (-5,6 %). L'indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario in settembre è aumentato in termini tendenziali del 23,6 % per l'energia, del 18,0% per i beni intermedi, dell'8,0% per i beni di consumo (+6,5% per quelli durevoli e +8,3% per quelli non durevoli) e dell'1,4% per i beni strumentali.
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