L'ambito del software per lo storage è un segmento molto promettente dove NetApp vuole dire la sua, svincolando la gestione applicativa dall'hardware.
Autore: Barbara Torresani
In un mondo come quello dell'ICT che cambia a ritmi vertiginosi stare al passo coi tempi è un requisito fondamentale. NetApp è una società che negli anni ha saputo interpretare il concetto di cambiamento. E i numeri le danno ragione. Nel giro di cinque anni ha triplicato il fatturato e quadruplicato gli investimenti in ricerca&sviluppo. A livello corporate ha registrato un fatturato in crescita del 18%, riportando incrementi in tutti i settori in cui opera: dallo storage di rete, al Fiber Channel, e nell'ambito del software per lo storage, facendo della flessibilità di utilizzo il proprio fiore all'occhiello. Fermo restando che la tecnologia rappresenta lo zoccolo duro societario, il punto di partenza ma anche l'elemento che le ha consentito di raggiungere posizioni di spicco, oggi il profilo di NetApp è cambiato. Il ruolo di "di reginetta dei Nas" (Network Attached Storage) le va un po' stretto, e lascia spazio a quello più attuale di società che vuole giocare un ruolo di primo piano nell'ambito delle gestione delle informazioni. Una gestione che si esplica sia a livello insfrastrutturale ma anche a livello applicativo. L'ambito del software per lo storage, infatti, è un segmento molto promettente dove NetApp vuole dire la sua svincolando la gestione applicativa dall'hardware. "Oggi sta crescendo la presa d'atto che lo storage non è equiparabile solo all'hardware, ha commentato in un recente incontro Vittorio Giovani, alla guida della filiale in Italia; non è più un costo ma un servizio, che raggiunge anche il livello della gestione delle informazioni, dove NetApp sta muovendosi con successo." A livello di offerta NettApp sta osservando quelli che sono le tendenze emergenti: la crescita esponenziale dei dati nei data center, l'attenzione sempre più forte a un approccio green IT, l'adozione della virtualizzazione dei server e anche a quella dello storage. E NetApp vuole guidare queste trasformazioni. In particolare, lo scorso febbraio, la società ha lanciato nuove soluzioni di storage virtualisation, con un'integrazione spinta con la proposizione Vmware. Di recente sono stati presentate diverse novità. In primis, è stata lanciata una nuova linea diprodotti per la virtualizzazione denominata V3100 (V3140 da 420 TB e V3170 da 840TB), che virtualizza lo storage di terze parti. In particolare queste soluzioni vanno a migliorare la fascia midrange, in termini di maggiori scalabilità, velocità ed espansione a livello di slot. Basate su un unico sistema operativo per avere maggior scalabilità all'interno dello stesso la nuova linea migliora le performance del 30%. Questa famiglia con la nuova serie FAS3100 vanno a soddisfare le diverse necessità di storage e raggiungono alti livelli di disponibilità per le applicazioni critiche e le applicazioni più esigenti. La nuvoa serie FAS3100 Le novità riguardano anche la nuova Storage Acceleration Appliance, una soluzione di cache per rispondere alla esigenze di risorse condivise e per avere soluzioni verticali per garantire accesso veloce alle informazioni, il tutto come fosse sul sito centrale. Performance Acceleration Module invece è una scheda di memoria di ottimizzazione delle performance all'interno dell'harray; un modulo che permette di crescere senza stressare l'infrastruttura, con caching di sola lettura. Non meno importante il Remote Support Agent, un agent installato all'interno dello storage che permette di fare l'accesso remoto direttamente sulla macchina, che scopre e ripara eventuali problemi prima che questi accadano, offrendo all'utente finale un supporto on line, con controllo e diagnostica sempre attivi.
Se si guarda all'Italia, la filiale si muove in linea con la corporation, e riporta risultati buoni, con crescite percentuali anche superiori alla casa madre. La soddisfazione per la struttura italiana oltre che dai risultati e dalle prospettive di crescita viene anche dal fatto che oltre ad acquisire nuovi i clienti la struttura vede i clienti tradizionali passare da semplici richieste di file sharing a quelle di un utilizzo della propria offerta completo e di tipo enterprise. La società attribuisce parte del successo al contributo che viene dai Business Partner, il cui ruolo è evoluto molto negli anni.
"I partner - ha commentato Giovani, sono oggi grandi conoscitori dell'offerta NetApp, capaci di portare valore aggiunto sul mercato. Per questo NetApp sta convogliando parte degli investimenti sul canale distributivo, con un atteggiamento sempre più channel friendly affinché il partner sia sempre più capace di guidare il cliente nel prendere le decisioni sulle soluzioni e in grado di far percepire ai clienti i vantaggi della nostra offerta in termini di business".
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