La migrazione verso il cloud ibrido semina inquietudine

Uno studio di Forrester rivela come molte imprese facciano fatica a individuare e valutare i costi nascosti.

Autore: La migrazione verso il cloud ibrido semina inquiet

La maggioranza (57%) delle imprese che sono migrati verso il cloud ibrido non sono totalmente soddisfatta di questo passaggio. A rivelarlo è uno studio condotto da Forrester su un campione di aziende americane con almeno 1.000 dipendenti.
In particolare, un po' meno del 60% delle aziende stima che i costi di migrazione e di funzionamento hanno superato il budget inizialmente stimato e risulta particolarmente difficile fare un calcolo accurato.
Le fasi di preparazione sono particolarmente critiche e necessitano di numerose verifiche. Restano senza risposte precise domande che riguardano la formazione del personale o l'esistenza di costi nascosti. Le imprese che hanno già completato un percorso in direzione del cloud spiegano che per le prossime migrazioni investiranno in strumenti ad hoc, daranno maggior visibilità alle performance attese, faranno più attenzione alla formazione in materia di costi, rischi e benefici attesi, oltre a dedicare maggior tempo alla valutazione e la profilazione delle loro applicazioni.
Le critiche del campione allestito da Forrester non riguardano unicamente i costi. Appena il 41% delle aziende si dichiara soddisfatto dell'apporto del cloud alle attività aziendali. Sono leggermente più numerose 43% quelle che stimano le performance soddisfacenti, mentre la metà del campione ha constatato come il cloud abbia reso la propria impresa più agile.

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