Blockchain approda nel cloud di Ibm

Resa disponbile in cloud con logica as a service la piattaforma di sviluppo blockchain basata sul progetto open source Hyperledger Fabric

Autore: Redazione

Ibm ha annunciato di  aver reso disponbile in cloud con logica as a service la piattaforma di sviluppo blockchain basata sul progetto open source Hyperledger Fabric v1.0 nato nell'ambito della Linux Foundation. Sfruttando i servizi cloud di Ibm, gli sviluppatori potranno realizzare tecnologie di livello enterprise capaci di elaborare oltre mille transazioni al secondo, con funzionalità di sicurezza e validazione avanzate.

Il blockchain, diventata nota ai più per essere al cuore della criptovaluta bitcoin, grazie al suo meccanismo distribuito consente potenzialmente a qualsiasi organizzazione (aziende ed enti pubblici) di realizzare una rete fidata e a prova di manomissione, in cui i membri possono condividere dati senza rischio che questi vengano alterati in modo fraudolento.

La possibilità di “prelevare” la tecnologia dalla nuvola, sfruttandola come servizio, elimina alla radice le complessità di implementazione e di gestione demandandole al provider. Per essere certa di offrire un prodotto che fosse il più possibile sicuro pur trovandosi concretamente al di fuori dei data center dei clienti, Ibm ha aggiunto una serie di funzionalità al blockchain “standard”, tra cui un’area isolata del proprio cloud in cui posizionare il “libro contabile” della catena.

Per fare ciò, Big Blue ha progettato un container con cui riesce a prevenire l’accesso non autorizzato, implementando dell’hardware responsivo in grado di spegnersi automaticamente in caso di violazione. Inoltre, il servizio è stato realizzato per consentire alle aziende di avere audit precisi su tutte le attività e gli eventi processati, in modo da avere sempre sott’occhio la situazione anche in caso di incidente.

Ibm sta già lavorando con un cliente, SecureKey Technologies, e con un gruppo di banche canadesi per sviluppare una rete di identità digitali: la piattaforma, che dovrebbe essere completata nel corso dell’anno, faciliterà l’accesso a servizi online, come quelli bancari, per gli utenti. Gli istituti di credito coinvolti nell’iniziativa sono Bank of Montreal, Royal Bank of Canada, Bank of Nova Scotia, Canadian Imperial Bank of Commerce e Toronto-Dominion Bank.

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