Yahoo cede alle avance di Verizon

Il valore dell'acquisizione è valutato in 4,6 miliardi di dollari. Nel 2008 Microsoft ne aveva offerti 45.

Autore: REdazione

Dopo vent'anni Yahoo getta la spugna e si arrende. Secondo Bloomberg, Verizon e Yahoo sarebbero giunte a un accordo finale sul processo di acquisizione degli asset core della travagliata azienda hi-tech, ora ribattezzata Altaba. La telco statunitense, a quanto riporta l’agenzia, dovrebbe sborsare circa 4,6 miliardi di dollari invece dei 4,8 pattuiti inizialmente (e pensare che nel 2008 Microsoft era disposta a comprarla per 44 miliardi di dollari!!!Yahoo). Cosa è cambiato dalla scorsa estate, periodo in cui venne formalizzata l’intenzione di acquisizione, ad oggi? Due super attacchi hacker ai danni di Yahoo, che hanno portato alla fuoriuscita di dati sensibili di centinaia di milioni di account, e un presunto quanto imbarazzante scandalo legato allo spionaggio cybernetico voluto dall’intelligence statunitense. Inoltre, in una ritrovata comunione d’intenti, le due aziende dovrebbero condividere qualsiasi responsabilità legale che potrebbe emergere dai due data breach.

L’annuncio ufficiale del nuovo patto, riporta Bloomberg, è atteso tra qualche giorno o al massimo fra poche settimane: la firma definitiva, quindi, non c’è ancora e qualche dettaglio potrebbe cambiare in corso d’opera. Proprio lo scorso mese Yahoo aveva spiegato che la vendita finale sarebbe stata posticipata nel corso del secondo trimestre del 2017, perché le indagini interne sull’effettivo impatto degli attacchi hacker erano ancora in corso. A settembre dell’anno scorso la società aveva svelato un massiccio data breach risalente al 2014, che aveva riguardato circa 500 milioni di account, a cui poi aveva fatto seguito il secondo da un miliardo: la fuga di informazioni più grande della storia. È quindi probabile, se le voci riportate da Bloomberg dovessero trovare conferma, che l’indagine sia prossima alla chiusura. Un elemento importante, che avrebbe placato gli investitori e convinto Verizon a procedere, facendo cambiare idea al board della telco, che aveva soppesato nelle scorse settimane anche una exit strategy per liberarsi da una trattativa diventata sempre più imbarazzante. Il pericolo, almeno per gli agguerriti investitori di Yahoo, sembra essere scampato.

Visualizza la versione completa sul sito

Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.