Automazione IT, un'opera incompiuta

La completa automazione delle risorse It appare ancora un chimera. Secondo un'indagine Idc solo un'azienda su cinque ha raggiunto obiettivi di piena automazione

Autore: Redazione

Si potrebbe demandare tutto al cloud e fare in modo che la gestione infrastrutturale non fosse più competenza interna aziendale. In linea teorica, però, in quanto le risorse di sistema informativo andranno si estendosi al cloud, ma in una buona percentuale rimarranno on premise includendo componenti legacy e di nuova generazione.

Indispensabile è porre in essere quelle misure che consentano la massima ottimizzazione dell'impanto produttivo informazionale. Seerve efficienza e serve, sempre, automazione. Eppure solo un'azienda su cinque sembrerebbe aver raggiunto raggiunto la completa automazione delle proprie risorse It. Così emerge da un'indagine eseguita da Idc, su commissione di Cisco e Dimension Data, intervistando via Web il personale di 275 imprese di dieci Paesi.

Fanalino di coda è il
9% di coloro che non hanno ancora realizzato nessun tipo di automazione od orchestrazione dell'infrastuttura informatica, mentre si sale progressivamente a un livello basso (13%), medio (32%) e alto (25%), fino alla punta di eccellenza del già citato 20% di chi ha già completato il percorso.  

Ma che cosa si intende per automazione It totale? Laddove possibile, operazioni di gestione, manutenzione e controllo delle risorse vengono svolte senza interventi manuali e/o in modo programmato, per esempio attraverso l'approccio software-defined e la virtualizzazione. Contestualmente, il rilevamento delle metriche di prestazioni, efficienza e costi dell'It diventa un'attività continua.  

La maggior parte delle aziende, dunque, sono solo a metà o addirittura all'inizio del percorso. Stando al sondaggio di Idc, il personale It è spesso impiegato in attività a basso valore aggiunto e avide di tempo: tre in particolare, ovvero, la gestione dei Service Level Agreements (Sla), il monitoraggio e la risoluzione dei problemi, occupano ciascuna circa il 13% della settimana lavorativa.

Seguono in classifica le procedure di installazione di hardware e software (10,7% del tempo), la verifica della compliance (9,8%), l'installazione o virtualizzazione di sistemi operativi (7,1%), la gestione di dati e risorse (7%), il rilascio di aggiornamenti e patch (6,9%), il controllo delle prestazioni e il tuning (6,9%), l'interazione con fornitori esterni e supporto clienti (6%). Dovendo farsi carico di tutto questo, il personale It riesce a dedicare, in media, solo il 15% del proprio tempo lavorativo ad attività che hanno a che fare con l'innovazione.

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