Microsoft investe nella sicurezza

L'azienda spenderà un miliardo di dollari all'anno per attività di ricerca e sviluppo nell'ambito della sicurezza informatica

Autore: Redazione

Microsoft spenderà un miliardo di dollari all'anno per attività di ricerca e sviluppo nell'ambito della sicurezza informatica. Lo ha dichiarato Bharat Shah, vicepresidente della divisione security del colosso di Redmond, in un'intervista concessa a Reuters a margine della conferenza BlueHat di Tel Aviv.


Quanto dichiaratto da Microsoft conferma come la security stia ormai diventando un punto di attenzione e allo stesso di business non solo per le aziende pure player, ma di tutti coloro che operano nel mercato dell'Information Technology, a tutti i suoi livelli La security diventa una componente embedded, integrata, a livello logico e fisico nelle risorse di computing e vede un'accelerazione in virtù della diffusione del cloud, del mobile e, in prospettiva dell'Internet of Things, overro tutto ciò che definisce l'infosfera digitale

Anche le aziende tecnologiche che non sono “security company” in senso stretto stanno investendo massicciamente in questo campo, come dimostrato da Ibm a suon di acquisizioni e nuove assunzioni e dalla stessa Microsoft, entrando nella cerchia dei finanziatori della israeliana Illusive Networks.

Non stupisce che il focus sia puntato su Israele, da sempre un paese dove sono nate aziende che operano nella security, anzi Israele si caratterizza porprio per essere un distretto globale della security. Tre le aziende già acquisite da Microsoft in poco più di due anni: Aorato, Adallon e Secure Island. Le loro tecnologie sono state integrate all'interno di
Azure, la “nuvola” di Microsoft.


La spesa in security cresce in moo direttamente proporzionale all'utilizzo del cloud”, ha chiarito Shah, lasciando intuire come almeno parte della futura spesa sarà destinata alla protezione e al miglioramento della piattaforma Azure.

Gli attacchi tentati ai danni dei servizi Microsoft, a detta dell'azienda, in tre anni sono cresciuti da una media di 20mila a settimana agli attuali 600-700mila. Il dato è anche motivato da ragioni volumetriche, visto che i clienti di Azure continuano ad aumentare sia in numero, sia nei budget spesi.

Quali saranno, sul fronte dell'offerta, le tendenze degli anni a venire? A detta di Shah, ci si dovrà muovere – e così farà Microsoft – sempre più verso soluzioni di autenticazione basate sulla biometria e non soltanto sulle password, come il già esistente Windows Hello.

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