Hpe ha deciso di esternalizzare le proprie soluzioni
IaaS OpenStack e
PaaS Cloud Foundry affidandosi a
Suse. Di fatto, si tratta di una cessione delle gamme
Helion e
Stackato allo specialista tedesco dell’open source, anche se le due realtà hanno dichiarato di voler lavorare congiuntamente nello sviluppo dei due ambienti.
Le soluzioni OpenStack saranno integrate in
Suse Cloud (la distribuzione dedicata proposta dal vendor tedesco), mentre le tecnologie PaaS (a suo tempo acquisite attraverso Stackato) permetteranno all’acquirente di posizionarsi in modo compiuto in un ambito in passato lacunoso in termini di offerta. Allo stesso tempo, Suse diventa fornitore privilegiato di Hpe per tutto ciò che concerne i mondi Linux, OpenStack e Cloud Foundry.
L’operazione rientra nel quadro più generale delineatosi nello scorso settembre, quando Hpe aveva deciso di
cedere a
Micro Focus una serie di attività software ritenute non strategiche, riguardante Application Delivery Management, Big Data, sicurezza, governance delle informazioni e gestione operativa. In questo contesto, Suse (entità indipendente ma di proprietà Micro Focus, dopo l’acquisizione di Attachmate) era già diventato l’ambiente Linux preferenziale di Hpe.
La cessione ribadisce ancora una volta la volontà di concentrarsi sulle
infrastrutture (cloud ibrido, convergenze e iperconvergenza) e su alcune categorie applicative, come il system management. La società conserverà i marchi Helion e Stackato e intende utilizzare e rivendere sotto il proprio brand il codice sviluppato da Suse.
Helion 5.0, appena finalizzato, sarà venduto da Hpe.
Con questa acquisizione, Suse prosegue in una strategia di espansione, che si era già espressa in direzione di Cloud OpenStack, software-defined storage, componenti di amministrazione e PaaS. La società aveva anche aderito alla
Cloud Foundry Foundation per collaborare con Sap allo sviluppo di un’interfaccia di collegamento fra PaaS Open Source e OpenStack.