Il mercato mondiale raggiungerà, secondo Idc, un valore di oltre 200 miliardi di dollari nel 2020. Le aziende con oltre 500 collaboratori peseranno per tre quarti della cifra.
Autore: Redazione ImpresaCity
Il futuro del mercato Big Data appare florido. In base alle ultime stime di Idc, le vendite di strumenti e soluzioni per le analisi di grandi volumi di dati cresceranno mediamente l’11,7% all’anno fino al 2020, quando rappresenteranno un volume d’affari di 203 miliardi di dollari, contro i 130,1 di quest’anno. Industria manifatturiera, banche, Pubbliche Amministrazioni centrali e servizi professionali sono i segmenti destinati a pesare maggiormente su questo andamento previsto. Già oggi rappresentano il 50% degli investimenti, con le banche a fare la parte del leone (17 miliardi di dollari nel 2016). Anche telecomunicazioni, trasporti, assicurazioni e utilities reciteranno una parte non trascurabile. Per il momento, il comparto Big Data resta affare soprattutto per le grandi imprese. Le realtà con oltre 500 collaboratori, infatti, assorbiranno i tre quarti degli investimenti nel 2020 (154 miliardi di dollari). Dal punto di vista tecnologico, invece, le spese si indirizzeranno soprattutto verso i servizi e il software. Nel primo caso, la crescita media annua sarà del 14,9% per i prossimi quattro anni, mentre il software genererà 60 miliardi di dollari nel 2020, grazie soprattutto alle vendite di strumenti di visualizzaione, gestione di data warehouse e analisi. Gli Stati Uniti rappresenteranno da soli circa la metà del mercato mondiale Big Data nel 2020, mentre l’Europa sarà la seconda regione.
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