La via SAFe verso l’agilità su scala aziendale

L’evoluzione delle attività di sviluppo software e le interazioni fra i team richiedono l’adozione di un modello in affiancamento al necessario processo di trasformazione.

Autore: Fabio Cresta*

Nell’attuale fase evolutiva delle aziende, costruita sulla velocità nel rilascio delle applicazioni e dei loro aggiornamenti per rispondere tanto alle necessità del business quanto agli input degli utenti, il concetto di agilità applicato allo sviluppo e all’organizzazione non dovrebbe più essere un argomento di discussione. Semmai, la questione da porsi dovrebbe diventare: come provare a estendere l’agilità da un team a un dipartimento o a un’intera organizzazione?
Già oggi, i gruppi dedicati allo sviluppo non sono isolati. I legami, le dipendenze e le interazioni fanno parte della quotidianità e il loro buon funzionamento condiziona le performance di un’organizzazione. Appare naturale pensare che un’azienda voglia capitalizzare su esperienze di successo e portare i benefici dell’agilità su una scala più ampia.
Se Scrum si è rivelato efficace come framework a livello di singoli team, più difficile si è rivelata la definizione di uno standard per ambienti estesi. Oggi, tuttavia, disponiamo di SAFe (Scaled Agile Framework), un modello creato come guida per l’applicazione di pratiche Agile e Lean su scala aziendale.
La cosiddetta “big picture” che descrive SAFe, un po’ complicata in apparenza ma molto completa, presenta i ruoli, i team, le loro attività e gli strumenti necessari per estendere l’agilità da un team a un programma e poi a un’intera organizzazione. Il modello è costruito sui testi elaborati dal suo creatore, Dean Leffingwell. 

Motivi e fattori di spinta verso SAFe

Per coloro che desiderano scoprire in dettaglio il modello, il sito di SAFe fornisce tutte le informazioni utili. Ma prima di entrare nel merito del “come”, forse è opportuno capire “perché” scegliere questa via, in base alle principali esigenze oggi presenti nelle aziende impegnate sul fronte della trasformazione agile. I principali scenari nei quali SAFe può fornire risposte concrete possono essere così riassunti: SAFe è una collezione di best practice, indipendenti, ma non è di per sé una soluzione a tutti i problemi. La chiave del successo di ogni trasformazione sta nella capacità di adattare il modello scelto al contesto unico di ogni organizzazione. SAFe, in particolare, necessita di un’implementazione iterativa e incrementale, con l’aggiunta progressiva dei vari pezzi del puzzle, allo scopo di consentire di confrontare ogni pratica con la realtà operativa, ottenere dei feedback e adattarsi di conseguenza. Offrire sempre una corretta visibilità, dunque, diviene essenziale per rassicurare l’azienda, condividendo la visione e mostrando i progressi a ogni tappa di avanzamento.
Per riuscire a estendere l’agilità a un’intera organizzazione, inoltre, è necessario partire da un buon livello già raggiunto a livello di team. Il salto implica comunque cambiamenti nel management e nella governance e a esso si deve accompagnare un diverso modo di intendere l’impresa e il suo funzionamento, costruito su una cultura basata su valori Agile. CA Technologies può aiutare le aziende nel percorso verso l’agilità, attraverso le proprie soluzioni, che combinano la piattaforma CA SaaS Agile Central e l’applicazione collaborativa CA Flowdock con un’offerta di servizi di formazione e consulenza tagliati sulle esigenze di ogni impresa. 

* Senior Principal Consultant - Presales Project Portfolio Management, CA Technologies

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