Le aziende devono controllare meglio l'accesso ai propri sistemi informativi

In base una ricerca commissionata da Bomgar, il controllo sulle attività svolte da fornitori esterni richiede maggiore attenzione.

Autore: Redazione ImpresaCity

Nell'attuale fase di sviluppo dell'Information Technology, è abbastanza normale che ogni azienda abbia fornitori esterni abilitati ad accedere ai sistemi informativi. Tuttavia, una cattiva gestione si rivela una delle principali vulnerabilità per la sicurezza.
In base a una ricerca commissionata da Bomgar (oltre 600 aziende in Europa e negli Stati Uniti), il 64% delle imprese lamenta compromissioni su dati e sistemi dovuti a questa ragione, anche se proprio grazie ai problemi riscontrati, la sensibilizzazione è cresciuta in 8 imprese su 10 intervistate.
In generale, l’introduzione di best practice non è ancora troppo diffusa. Solo il 35% del campione, infatti, dichiara di disporre del numero esatto di fornitori che hanno accesso al sistema informativo aziendale. In media, l’89% abilita soggetti esterni e il numero è destinato a crescere nei prossimi anni per il 71% del campione analizzato. Solo il 34%, tuttavia, sa con precisione quali accessi siano attribuibili a terze parti e il 44% apre in modo generico, senza controllare chi accede a cosa.
Va detto che nella maggior parte dei casi si è instaurato un rapporto di piena fiducia fra le aziende ei loro fornitori esterni. Questo dato si riscontra nel 92% del campione, ma esiste un 67% che ammette come la fiducia sia probabilmente eccessiva. Il 69% stima di aver subito compromissioni ai propri dati dovute ad accessi da parte di fornitori terzi.
Infine, se il 56% giudica che questo genere di rischi sia stimato male, il 64% antepone la dimensione economica a quella legata alla sicurezza.

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