Gli ambienti di cloud storage continuano a trasformarsi

In base a uno studio di 451 Research, nel prossimo biennio le aziende investiranno soprattutto nelle soluzioni di tipo pubblico, a discapito di quelle on premise.

Autore: Redazione ImpresaCity

I fornitori di servizi IaaS stanno moltiplicando gli sforzi per convincere imprese e pubbliche amministrazioni ad adottare le proprie piattaforme di cloud pubblico, anche come strumento di storage e backup.
Stanno pagando questi sforzi di marketing? Lo studio appena realizzato da 451 Research lascia trasparire una risposta positiva, affermando che la trasformazione degli ambienti di storage si accompagnerà a un aumento degli investimenti a favore del cloud pubblico.
L'analista stima che nei prossimi due anni di investimenti in questa direzione raddoppieranno, a discapito soprattutto dei tradizionali ambienti storage on premise. La crescita di questa spesa, tuttavia, sarà meno significativa in Europa e nelle grandi imprese.
Nel 2017, il cloud pubblico dovrebbe rappresentare il 17% degli investimenti totali delle imprese nel campo dello storage, contro l'attuale 8%. In alcuni settori, il dato sarà anche molto superiore, come nel caso della grande distribuzione, dove si arriverà al 25%.
Anche nel campo analizzato, quindi, si sta assistendo a un fenomeno di progressiva "uberizzazione", che porta a rimettere in gioco soprattutto il ruolo dell'It. Fra i professionisti della tecnologia, la consapevolezza di questa trasformazione è abbastanza presente e si innesta nel processo più generale di miglioramento dell'efficienza e dell'agilità in contesti di costante crescita dei dati.
Lo storage su cloud pubblico e una delle opzioni più indicati dalle imprese per gestire la trasformazione, ma non l'unica, poiché lo studio di 451 Research cita, per esempio, anche le tecnologie 100% Flash. Le evoluzioni indicate implicano cambiamenti nella gerarchia di chi offre prodotti di storage. Pur rimanendo predominante (58%), la quota di spesa verso le soluzioni on premise sta calando e gli attori tradizionali (per esempio Emc) ne risentiranno, mentre in realtà come Aws e Microsoft rientreranno fra i primi cinque fornitori di storage.

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