All'Edu Day Microsoft e Miur mostrano le nuove tecnologie per le scuole italiane

Al centro dell’impegno di Microsoft il sostegno alle attività di didattica attraverso nuove tecnologie e laboratori di coding.

Autore: Redazione ImpresaCity

Si è tenuto a Roma l’Edu Day, il grande evento di informazione-formazione che Microsoft dedica al mondo della scuola.
L’iniziativa, che si inserisce nella cornice dell’attuazione del protocollo d'Intesa siglato con il Miur per la digitalizzazione del sistema scolastico, ha ospitato oltre 600 tra studenti, docenti e dirigenti scolastici di tutta Italia per esplorare esigenze, pratiche di successo e nuove sfide per il mondo della scuola, attraverso le testimonianze di manager e di docenti che hanno sperimentato con successo l’innovazione nelle loro attività didattiche. 
Fortemente voluto da Francesco del Sole, nuovo responsabile della divisione Education di Microsoft Italia, l’incontro si è aperto con la presentazione del Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD), il documento sviluppato per guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella riforma della Scuola (legge 107/2015 – La Buona Scuola), da parte di Damien Lanfrey e Donatella Solda, Ideatori del PNSD, Segreteria Tecnica MIUR, che si sono soffermati sull’importanza di introdurre il pensiero computazionale nella scuola primaria e sulla assoluta necessità di formare adeguatamente tutto il personale docente, oltre che di sostenerlo attraverso la fornitura di nuove tecnologie. 
L’Amministratore Delegato di Microsoft, Carlo Purassanta, nel dare il via ai lavori della mattinata si è poi soffermato sull’impegno e l’esperienza di Microsoft per la digitalizzazione della scuola italiana, ambito nel quale interviene ponendosi l’obiettivo di aiutare tutti gli studenti del pianeta ad ottenere di più dalla didattica, rendendo l'apprendimento più coinvolgente e accessibile. In quest’ottica, Microsoft è presente sul territorio operando su due linee di intervento principali: da un lato mettendo a disposizione degli studenti tutti gli strumenti tecnologici e formativi, dall’altro supportando, formando e coinvolgendo i docenti in un comune progetto di modernizzazione delle loro attività quotidiane. 
In Italia ci sono circa 25 computer ogni 100 studenti (Fonte Ocse), dato ancora esiguo se si considera che i ragazzi di oggi sono i primi veri nativi digitali e necessitano di strumenti e metodologie di apprendimento vicini al loro modo di essere e di interagire. Lo studio dell’informatica e l’inserimento di tecnologie digitali possono rappresentare un supporto straordinario nei processi di apprendimento ed è necessario aiutare le scuole nel rendere questi elementi parte integrante ed imprescindibile dei programmi educativi.ha spiegato Purassanta - Come Microsoft, però, siamo anche convinti che la loro introduzione nelle scuole da sola non sia sufficiente a costruire le competenze del futuro. - Crediamo fortemente nel valore e nel ruolo degli educatori e dei dirigenti scolastici, che devono essere protagonisti del processo di modernizzazione del sistema scolastico. Nel 2013 circa il 31% degli insegnanti della scuola secondaria inferiore dichiarava di utilizzare spesso le Tlc per progetti con gli studenti o per l'attività didattica in classe. Questo, mentre i docenti di tutto il mondo ci confermano l’utilità di strumenti come OneNote, Sway e Skype per aiutarli nello stimolare l’apprendimento in classe, la creatività e il coinvolgimento degli studenti.” 
Il coding è uno dei capisaldi del lavoro che Microsoft sta portando avanti in Italia a fianco del MIUR, nella convinzione che sia fondamentale l’acquisizione di strumenti di competitività in uno scenario europeo e globale che richiede competenze sempre più trasversali e che la scuola sia il posto ideale per imparare ad usare la tecnologia con consapevolezza. Nel corso del suo intervento Purassanta ha tracciato sinteticamente la mappa delle principali iniziative di Microsoft in quest’ambito, rivolte sia all’introduzione di tecnologie innovative all’interno delle classi che allo sviluppo di competenze informatiche:
Nella seconda parte della mattinata sono stati realizzati laboratori di coding e di robotica con studenti delle elementari e superiori, introdotti dall’intervento di Fabio Santini, Microsoft Italia e Marco Vigelini, volontario di Coderdojo, che hanno spiegato le innovative applicazioni dell’introduzione di Minecraft, il videogioco per PC più venduto al mondo,nella didattica, raccontando ad esempio i risultati nell’insegnamento e nell’apprendimento dei principi della matematica, della storia ed i benefici dell’acquisizione di competenze trasversali come la creatività, la capacità di risolvere problemi e lavorare in team. 
“Su YouTube ogni minuto vengono caricate 300 ore di contenuti. La prima parola piu' ricercata e' music, la seconda e' Minecraft. Abbiamo pensato quindi di prendere il gioco più conosciuto al mondo e renderlo uno strumento di apprendimento: i risultati sono stati entusiasmanti. Minecraft ha donato ai bambini un entusiasmo nell’apprendimento completamente inaspettato e, ai docenti, spinta e motivazione nell’avvicinarsi a nuovi e diversi strumenti di insegnamento” – ha commentato Marco Vigelini
L'evento è stato realizzato in collaborazione con il Miur e l'USR Lazio e con il patrocinio della Regione Lazio.

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