Il Data Lake di Emc si estende alle sedi periferiche

La gamma Isilon si arricchisce con soluzioni software-defined e cloud per aiutare le aziende a gestire i dati non strutturati anche in uffici remoti.

Autore: Roberto Bonino

La strategia Data Lake di Emc si evolve verso la versione 2.0 con l'intento di rispondere alle esigenze di accesso e gestione dei dati per i mobile worker e le strutture periferiche delle aziende. Il percorso segue la logica dei principali trend di trasformazione delle imprese: "Sta crescendo il numero di realtà che si muove su scala globale con una forza lavoro distribuita - spiega Gianluca Coppola, Senior Account Manager Enterprise Isilon di Emc Italia -. Inoltre, il volume di dati non strutturati più o meno raddoppia ogni due anni e aumenta la necessità di amministrarli in modo efficiente, ricavandone anche il valore. Infine il cloud ibrido sta diventando la scelta di riferimento per le società che vogliono gestire in modo efficace i propri data center".
Il perno della strategia Data Lake 2.0 è costituito dal nuovo Isilon Sd Edge, una soluzione software che consente ai clienti di costruire cluster Isilon Nas con capacità fino a 36 Tb in siti remoti. A esso si aggiunge la nuova release dell'ambiente operativo Isilon OneFs, anch'esso studiato per ottimizzare la gestione dei dati non strutturati, accanto a CloudPools, che invece si occupa di spostare i dati meno sensibili verso cloud pubblici, come Amazon Web Services, Microsoft Azure e anche VirtuStream, recente oggetto della creazione di una divisione specifica.
Isilon Sd Edge si basa sulla logica del software-defined networking e può utilizzare hardware commodity con hypervisor VMware. Il prodotto sarà disponibile in modalità gratuita per utilizzi in ambienti di test, mentre occorrerà acquistare una licenza per passare agli utilizzi in produzione.
Il nuovo sistema OneFs .Next si propone, invece, di essere il centro nevralgico del Data Lake, supportando la necessità delle aziende di creare un unico pool storage dalle quali accedere a tutti i tipi di dati. L'ambiente consente di fornire upgrade definiti "non-disruptive" ed è sempre possibile il rollback alla versione precedente.
Il trittico di nuove soluzioni si propone, in sostanza, di consolidare i carichi di lavoro multipli di consentire agli utenti di accedere e analizzare i dati da qualsiasi location: "Le precedenti implementazioni Data Lake - sottolinea Fabio Pascali, Responsabile Top Account North di Emc Italia - si limitavano a trattare sono fonti di dati interni o prossime al core data center. Ora, invece, diventa possibile gestire i dati non strutturati non solo al centro del sistema, ma anche presso strutture periferiche e nel cloud".

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