iZettle in Italia per cambiare il concetto di Pos

Puntando sulla semplicità e la disintermediazione, la società svedese Punta a diventare rapidamente il secondo player nazionale nel mobile payment.

Autore: Roberto Bonino

Di tutti i mercati che hanno tratto beneficio dello sviluppo della tecnologia mobile degli ultimi anni, quello del retail è certamente in prima linea. Dall'era dei negozi tradizionali e dei loro registratori di cassa, siamo passati agli acquisti online e in mobilità, che hanno offerto ai consumatori una flessibilità e modalità di pagamento innovative.
Intorno a questi sviluppi, si è creato un grande fermento, che ha addirittura portato a coniare la definizione di "fintech", per inquadrare tutte le società, perlopiù startup, che si sono lanciate nel nuovo mercato, con generosi finanziamenti concessi dai venture capitalist, convinti di affrontare un potenziale eldorado.
La svedese iZettle ha seguito questo percorso, partendo nel 2010 e arrivando in poco tempo ad avere quasi 250 dipendenti e 140 milioni di euro di capitale investito da 11 diversi finanziatori, tra i quali anche American Express, MasterCard e Banco Santander.
Al centro della proposta, troviamo una tecnologia che si concretizza in un mini lettore capace di trasformare smartphone e tablet in registratori di cassa. In particolare, iZettle Lite è un dispositivo che viene proposto a costo zero, quindi gli operatori commerciali che intendono utilizzare non devono acquistarlo o pagare un canone, ma solamente una piccola percentuale degli incassi che varia dall'1% al 2,75% a seconda del numero di transazioni effettuate. Accanto a esso, troviamo iZettle Pro Contactless, che viene invece proposto a un prezzo di partenza di 59 euro e gestisce anche i pagamenti con Apple Pay e carte contactless.
Semplicità di installazione e proposta di partnership commerciale sono i plus sui quali intende far leva la società svedese per replicare in Italia il successo già ottenuto in patria (50% del mercato dei terminali) e in Messico (70%): "Oltre a far risparmiare sull'acquisto di un Pos tradizionale - sottolinea Jacob de Geer, Ceo e fondatore dì iZettle - proponiamo una tecnologia molto più aggiornata rispetto ad altri terminali, anche se accoppiati a dispositivi mobili. Ci avvaliamo il più possibile delle opportunità offerte dal cloud e la sicurezza è garantita da una crittografia strutturata a più livelli, per fare in modo che i dettagli sulle carte di credito non siano in alcun modo intercettabili prima che arrivino alla banca di destinazione".
iZettle parte in Italia con una struttura ridotta e orientata soprattutto al fronte commerciale, ma intende svilupparsi rapidamente, contribuendo a un tasso di crescita che oggi si misura in circa duemila nuovi clienti al mondo ogni giorno.

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