Flash per lo storage? Netapp: una tecnologia matura. Il nodo è il software

Impresacity ha incontrato Mark Watts,Director, Technology and Strategy, presso Netapp

Autore: Giulio Ferrari

Mark Watts svolge all’interno di Netapp un duplice ruolo . E’ direttore dei progetti di ricerca della parte tecnologica del gruppo. Ma passa anche la maggior parte del suo tempo incontrando la clientela per coglierne le necessità anche con una prospettiva a medio termine di cinque anni. Si tratta dunque dell’interlocutore più adatto per tastare il polso sullo stato del mercato dello storage e del cloud.

Mark Watts, direttore tecnico Netapp
Nella sua esposizione Watts parte dalla classica curva di Gartner sull’evoluzione del ritmo di adozione delle nuove tecnologie di tipo flash per lo storage . Per Watts anche il mondo finanziario e bancario, da sempre il più restio ad adottare le nuove tecnologie e il più avverso ai rischi sta cambiando: “ dunque sempre meno early adopter sulla curva di Hype, ma arrivano gli utenti mainstream. La tecnologia Flash sta cambiando il mondo dello storage. Non è più costosa come poco tempo fa e orientata alle prestazioni dei sistemi: gli utenti ne stanno comprendendo i vantaggi e le stanno introducendo anche nelle soluzioni chiave per il loro business”.


Anzi ormai per Netapp la tecnologia Flash è solo un altro media che si è affacciato nel mondo dello storage e va utilizzato insieme alle altre tecniche di tiering dello storage. “Siamo entrati tardi nel mercato, ma ora abbiamo una soluzione”, ammette Watts. I nostri clienti possono utilizzare in pieno la filiera che porta da Flash a disco a cloud. Siamo in linea con le scelte del mercato che parlano in maniera ormai definitiva di cloud ibrido sul quale far convergere i sistemi aziendali”
.Una classifica del mercato europeo per grado di avanzamento? L’Italia sta pagando ritardi , ma anche la Svizzera è allo stesso libello. I più veloci sono Gran Bretagna e Germania.Il problema è di una mancanza di skill adeguati per questo ambiente ibrido
 Il.Parlando di mercato Italiano interviene anche Roberto Patano,Senior Technical Manager di Netapp Italia: Il settore enterprise è impregnato in buoni progetti. E l’arrivo dei nuovi data center (SoftLayer di IBM in Italia) e la spinta che sta effettuando Telecom Italia danno una prospettiva avanzata al mercato italiano  Le PMI nostrane sono particolarmente interessate ai servizi di backup e partner come Icos e ComputerGross con i loro data center operano come broker di servizi verso la clientela italiana”.
Come sarà il futuro?
Riprende Watts:” Si prefigurano già grandi installazioni hyperscale di cloud pubblico come quelle di Google e Amazon accompagnate da operatori locali di minori dimensioni. E la tecnologia di storage deve essere al servizio di questo cloud ibrido. I casi di utilizzo più frequente per il cloud pubblico sono per la attività di test e sviluppo”
Quanto al futuro immediato che Netapp affronta con le sue soluzioni, lo strage sta diventando definitivamente un mondo software defined e la tecnologia Flash è semplicemente un’altra delle isole hardware di uno storage che sta diventando sempre più’ intelligente. Lo stato dell’arte è sempre più guidato dal software e la battaglia tra i vari fornitori si fa sui livelli di servizio. In alto nella piramide dell’offerta restano i fornitori di sistemi convergenti hyperscale con il loro software che opera al comando di hardware commodity.Spiega Watts: “ in questo momento Google e Amazon stanno comprando più unità a disco che l’intero resto dei fornitori di sistemi di storage . Sono loro che guidano lo sviluppo dello storage
.E nel futuro Watts segnala come fatidico l’anno 2023: a quanto pare di capire sarà’ l’anno in cui il mondo dello storage sarà messo a rumore dal fatto che il prezzo delle memorie RAM sarà’ pari a quello delle memorie Flash.E l’architettura Data Fabric di Netapp sarà senz’altro pronta per questo evento .

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