Pensioni, Unimpresa: in quinquennio 2015-2019 spesa su di 39 miliardi

Il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi: "Va trovato il giusto equilibrio tra esigenze dei lavoratori oltre che delle imprese e stabilità finanziaria del sistema previdenziale”.

Autore: Redazione ImpresaCity

Crescerà di oltre 39 miliardi di euro la spesa previdenziale e assistenziale nel quinquennio 2015-2019. Le uscite del bilancio pubblico per le pensioni e, più in generale, il welfare previste dal governo passeranno dai 328 miliardi del 2014 ai 338 miliardi del 2015 fino ai 367 miliardi del 2019.
Lo segnala il Centro studi di Unimpresa, mentre è in corso il dibattito sull’ipotesi di introdurre meccanismi di flessibilità per consentire ai lavoratori di anticipare la pensione con consequenziale riduzione dell’assegno mensile.
Secondo l’analisi di Unimpresa, basata sull’ultimo Documento di economia e finanza approvato dal governo, la spending review non ha effetti tangibili sul bilancio della previdenza e dell’assistenza sociale italiana, voci che cresceranno costantemente nel quinquennio 2015-2019.
La spesa per il welfare passerà dai 328,3 del 2014 ai 338,1 miliardi del 2015 e poi crescerà ancora a 342,6 miliardi nel 2016, a 350,9 miliardi del 2017, a 359,9 miliardi nel 2018, a 367,4 miliardi nel 2019: complessivamente lo Stato pagherà, per la previdenza e l’assistenza, 39,1 miliardi in più alla fine del quinquennio in esame, rispetto al 2014, con un aumento dell’11,9%.
“L’introduzione di meccanismi di flessibilità sarebbe importante da un lato per rendere il sistema previdenziale più equilibrato dall’altro per dare spazio ai giovani. Certamente va trovato il giusto equilibrio tra esigenze dei lavoratori oltre che delle imprese e stabilità finanziaria del sistema previdenziale” commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi.

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