Al di là dell'
accordo strategico con
Samsung, il
Red Hat Summit di Boston ha evidenziato come lo specialista di piattaforme
open source stia puntando molto sugli sviluppi nel campo della
mobility.
La testimonianza più forte deriva dalla presentazione di
Red Hat Application Mobile, piattaforma basata sulla tecnologia acquisita lo scorso anno con
FeedHenry, poi integrata nel proprio ambiente di sviluppo
JBoss Developer Studio. La soluzione è stata completata con strumenti di gestione del
ciclo di vita delle applicazioni per facilitare la collaborazione fra gli sviluppatori. Ora la piattaforma presenta servizi mobili aggiuntivi e integra prodotti di
JBoss Middleware e del portafoglio
OpenShift.
L'altro fronte strategico di crescita per Red Hat è rappresentato dalle tecnologie di
containerizzazione. A Boston è stata annunciata la disponibilità di
OpenShift Enterprise 3, piattaforma di applicazioni basate su container
Linux in formato
Docker e orchestrazione gestita dall'ambiente operativo
Rhel7. Lo sviluppo appare importante soprattutto per gli utenti OpenShift, che ora possono avere accesso a un largo ecosistema di componenti applicative pacchettizzate, beneficiando delle garanzie di sicurezza del programma Red Hat di certificazione dei container.
Per orchestrare le applicazioni aziendali, che generalmente coprono diversi container e host, OpenShift Enterprise 3 include
Kubernetes, un motore Web-scale open source per l'amministrazione dei container sviluppati con
Google. Sopra la piattaforma infrastrutturale, OpenShift propone diversi strumenti per creare progetti applicativi e con lavorare attraverso interfacce Web, linee di comando o ambienti di sviluppo integrati.
Infine, Red Hat ha presentato anche la versione beta di
OpenShift Dedicated, nuovo servizio di cloud pubblico basato sulla piattaforma OpenShift 3.