Si ridisegna intorno a convergenza e storage flash la nuova Hp Enterprise

In vista della scissione, ormai prossima, la parte che si occupa di server, storage e reti delinea le proprie strategie per puntellare il parco clienti.

Autore: Roberto Bonino

È ormai notizia ufficiale che dal prossimo 1 novembre Hp si dividerà in due realtà separate. Quella che si chiamerà Hp Enterprise ha approfittato della recente svolgimento, a Las Vegas, della manifestazione Discover per chiarire come intende approcciare il mercato delle aziende d'ora in avanti, con quali messaggi-chiave e con quale tipologia di offerta.
La visione unificata delle proposte per i data center si è già chiarita con la confluenza di quanto proposto in ambito server, storage e reti sotto il comune cappello delle infrastrutture convergenti. Yari Franzini, country manager italiano in quest'area, chiarisce meglio qual è il cammino intrapreso da Hp e dove è destinato a portare la società: "Le aziende oggi vogliono implementare le loro applicazioni più rapidamente, per poter trarre vantaggio dalle opportunità che nascono in contesti come la mobility o i big data. Viviamo nell'economia delle idee, dove il lasso temporale fra progettazione e rilascio dei prodotti deve essere ridotto al minimo. Il nostro compito è garantire ai clienti la flessibilità infrastrutturale e i livelli di servizio dei quali hanno bisogno".
In questa logica, si colloca il lancio del progetto Synergy, che si pone l'obiettivo, esteso su più anni, di trasformare l'hardware esistente in un pool di risorse di elaborazione, di storage e di reti, lasciando al software il compito di utilizzare queste capacità comuni in funzione dei bisogni di ciascuna applicazione o carico di lavoro. Nel rinnovato ambiente di amministrazione OneView, i clienti potranno anche comunicare con un'interfaccia di programmazione unificata, denominata Composable Infrastructure Api: "Nessuno vuole più che la propria infrastruttura assomigli a un puzzle di componenti hardware - prosegue Franzini -. Amministratori e sviluppatori preferiscono avere un'unica linea di codice da scrivere per l'infrastruttura di cui necessitano e ciò diventa possibile con la nostra proposta".
Di fatto, Hp vuole offrire ai propri clienti un'esperienza simile a quella proposta da Amazon Web Services per l'implementazione di applicazioni, ma a partire da componenti infrastrutturali esistenti, che magari non possono essere virtualizzate. OneView 2.0 integra anche funzioni di automazione e monitoraggio proattivo per ambienti San e combina la propria tradizione di amministrazione di infrastrutture fisiche con quella degli ambienti virtualizzati gestiti con vPv (Virtualization Performance Viewer.
Per i clienti che cercano ulteriori scelte infrastrutturali legati alla gestione dei carichi di lavoro ad alte prestazioni, dinamici e virtualizzati, Hp ha stretto una partnership con Arista Networks, integrando le piattaforme di rete programmabili di quest'ultima nella propria Converged Architecture. 

Il futuro dello storage è tutto all-flash

Un altro asse portante della strategia della nuova Hp Enterprise è rappresentato dallo storage, ormai orientato all'adozione della tecnologia flash. Qui l'azienda ha introdotto una serie di innovazioni per la famiglia 3Par StoreServ, che include la nuova serie 20000, ma soprattutto ha abbassato il costo per Gb delle proprie unità a 1,50 dollari, ossia il 25% in meno rispetto ai prodotti annunciati lo scorso anno. Le nuovi unità alzano anche la capacità totale fino a 3,84 Tb.
La repentina diminuzione dei costi dello storage flash negli ultimi due anni si deve essenzialmente al parallelo aumento delle densità: "La serie 3Par StoreServ 20000 - illustra Franzini - è in grado di offrire oltre 3,2 milioni di Iops con una latenza inferiore al millisecondo e una velocità sostenuta di oltre 75 Gbps". La nuova famiglia include anche l'array Converged Flash 3Par StoreServ 20800, che può scalare fino a 15 Pb di capacità utilizzabile, riducendo anche dell'85% lo spazio occupato in rapporto alle comunità tradizionali di fascia alta.
Sulla tecnologia all-flash Hp intende investire anche per il futuro, nella convinzione che questa evoluzione segni il definitivo tramonto sia dei classici sistemi high-end che delle tecnologie di virtualizzazione delle San: "Già oggi in Italia il 60% dello storage che vendiamo e in tecnologia Flash - conclude Franzini - ma prevediamo che questa percentuale possa salire all'80% entro la fine del prossimo anno. In stretto contatto con Hp Consulting, siamo impegnati a diffondere sulla clientela i benefici che i nuovi sistemi possono portare in termini di prestazioni e, soprattutto, di Tco. Possiamo approntare piani di migrazione integrale o graduale, occupandoci anche degli eventuali sistemi della concorrenza".

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