WatchGuard Firebox, la security a misura di PMI

Corey Nachreiner, CTO di WatchGuard:"Il cybercrime è diffuso in tutti i segmenti di azienda, PMI compresa. Presentate le nuove appliance M200 e M300

Autore: Piero Macrì

Tecnologia e soluzioni allineate a quella che è oggi diventata la sfida delle sfide: riuscire a contrastare il cybercrime, attenuandone i rischi e le inevitabili conseguenze che si possono evidenziare a più livelli con danni tangibili e intangibili, dalla discontinuità dell’operatività del business alla perdita della reputazione.

“Serve una maggiore consapevolezza dell’estrema diffusione di questo fenomeno, afferma Corey Nachreiner, Chief Technology Officer di WatchGuard, vendor che con la sua offerta di appliance NGFW e UTM ha creato una modalità e logica di accesso alla tecnologia di security adeguata alla dimensione delle PMI. "L’attenzione sul crimine informatico - prosegue Nachreiner - è soprattutto rivolta alle grandi aziende, ma ciò non significa che le aziende più piccole non siano ostaggio di questo fenomeno. Tutt'altro, è un crimine che non fa rumore, ma che esiste e provoca danni rilevanti in tutti i segmenti di azienda, PMI compresa”. A conferma di quanto detto da Nachreiner vi sono i dati emersi dall’indagine presentata da PWC la quale rivela che nel corso del 2014 il 74% delle PMI è stato oggetto di un qualche attacco, con un danno medio che viene quantificato in una cifra compresa tra i 100mila e i 400mila euro. Sulla stessa lunghezza d’onda i dati forniti da VISA, secondo la quale più del 90% di violazioni su transazioni di pagamento è ascrivibile alle piccole e medie imprese.

I dati resi disponibili da PWC e VISA trovano d’accordo Jarad Carleton, principal consultant ICT Practice di Frost & Sullivan. Analizzando il fenomeno del cybercrime Carleton si è accorto che, spesso, le PMI hanno la presunzione di non rappresentare un vero bersaglio. “Nulla di più sbagliato e nulla di più diverso dalla realtà. Queste aziende hanno dati e hanno assett preziosi da difendere. In Austria, Germania e Svizzera nell’ultimo anno sono state segnalate più di 300 PMI che sono state vittime di spionaggio industriale. E’ pura illusione – afferma Carleton – pensare di essere al riparo dagli attacchi in virtù del fatto di essere una piccola azienda. Se si ragiona in questo modo, come del resto dimostrano i dati, ci si pone alla mercè del malware. Ecco perchè ritengo che  le PMI debbano alzare il livello di guardia e prestare la giusta attenzione alla salvaguardia e messa in sicurezza delle proprie risorse". Un’affermazione pienamente condivisa dal CTO di WatchGuard che nel corso di Infosecurity Europe ha presentato due nuove appliance, Firebox M200 e M300, dedicate allo small and medium business market che si posizionano per aziende fino a 60 o 150 utenti.


Firebox M200 e M300 Next-Generation Firewall (NGFW) e Unified Threat Management (UTM) sono fino al 218% più veloci dei competitor con tutti i livelli delle soluzioni defense-in-depth attivi, dice Nachreiner. Sono inoltre fino al 385% più veloci nell’ispezione HTTPS, funzione che è sempre più critica dal momento che ci si aspetta che il traffico crittografato rappresenti il 75% del totale del traffico Internet entro il 2016”.
Basate su un comune sistema operativo, Fireware, i due prodotti sono stati pensati per consentire alle aziende di fare investimenti in security garantendo la massima flessibilità, mettendo l’utente nella condizione di poter scegliere tra una configurazione NGFW o una UTM. “L’UTM – spiega Nachreiner - è la soluzione di security all-in one, una tecnologia adatta per tutte quelle aziende che vogliono semplificare al massimo la gestione della sicurezza e protezione aziendale. NGFW, rappresenta invece una soluzione modulare che può soprattutto rispondere alle esigenze di quelle aziende che hanno proprie risorse di security o aziende all’interno delle quali possono già esistere soluzioni di security best of breed che si vogliono complementare con soluzioni firewall di altro tipo. Il nostro – conclude Nachreiner – è un approccio integrato che consente anche a quelle aziende che iniziano un percorso di security selettivo di tipo firewall di confluire in seguito in una full appliance UTM”.

Visualizza la versione completa sul sito

Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.