Telecom Italia: accordo per favorire lo sviluppo della banda ultralarga in Emilia-Romagna

Telecom Italia, Lepida SpA e Regione Emilia-Romagna hanno firmato un nuovo accordo per favorire lo sviluppo della banda ultralarga e la costruzione dell’Agenda digitale regionale.

Autore: Redazione ImpresaCity

Aggiornamento del quadro conoscitivo sulla diffusione delle tecnologie di connessione a banda larga e ultralarga in Emilia-Romagna e dell’utilizzo dei servizi presenti. Programmazione congiunta in vista di altre iniziative specifiche per l’estensione della banda ultralarga e dei servizi disponibili. Analisi della domanda per identificare nuovi servizi erogabili e checkup digitale delle azioni presenti sul territorio per sviluppare l’Agenda digitale regionale, in coerenza con l’Agenda europea e quella italiana.
Questi, in sintesi, i contenuti del nuovo MoU (Memorandum of Understanding), siglato da Telecom Italia, Lepida SpA e Regione Emilia-Romagna.
Si tratta del terzo accordo tra le parti, dopo quelli del 2010 e 2012, che parte dal presupposto che il digital divide a 2Mbps è stato superato grazie agli impegni e agli interventi previsti nei due MoU precedenti e, soprattutto, che l’Unione Europea ha posto obiettivi ulteriori in termini di banda ultralarga con 30Mbps disponibili al 100% della popolazione e 100Mbps utilizzati dal 50% della popolazione.
Per questo il nuovo MoU di durata triennale, pone un’attenzione prioritaria proprio alla banda ultralarga, e alla necessità per la pubblica amministrazione e gli operatori di telecomunicazioni di lavorare sempre più congiuntamente per realizzare lo sviluppo telematico del territorio. Viene posta grande attenzione sul capire a che punto si è arrivati con il checkup digitale, ma anche sulla creazione di strategie per sensibilizzare la domanda sulla necessità di banda ultralarga e sulle relative possibilità offerte.
Nell’ambito del primo MoU biennale firmato nel 2010, dedicato principalmente a costruire e condividere il quadro del digital divide in Emilia-Romagna, e a mettere in campo nuove iniziative per incrementare la disponibilità dei servizi di accesso a Internet a banda larga, sono state attivate 71 centrali con impatto su una popolazione potenziale di circa 80.000 cittadini, utilizzando investimenti sia della pubblica amministrazione nella parte infrastrutturale che di Telecom Italia nelle centrali.
Dal 2012 è stato siglato il secondo accordo, questa volta con estensione triennale; sono state attivate 94 centrali con impatto su una popolazione potenziale di circa 120.000 cittadini, sempre con investimenti della pubblica amministrazione e di Telecom Italia, con ruoli e azioni ben distinte e chiare. Il secondo MoU ha posto attenzione anche alle allora tecnologie emergenti mobili quali LTE, all’analisi della situazione nelle aree industriali, e ha messo a punto e rafforzato una metodologia di checkup digitale delle iniziative presenti in Regione.
Grazie ai due MoU c’è stata un’attivazione complessiva di 165 centrali, e l’abilitazione per una popolazione potenziale di circa 200.000 cittadini.

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