Le mosse di Palo Alto Networks per la protezione degli end-point

Un'alleanza siglata con Airwatch consente di estendere le tecnologie di sicurezza all'enterprise mobility. Aggiornato anche il modulo di protezione preventiva Traps.

Autore: Redazione ImpresaCity

Palo Alto Networks sta concentrando, di questi tempi, la propria attenzione sulla protezione degli end-point.
In questo scenario si colloca l'annuncio della partnership con Airwatch, che permetterà quest'ultima di aggiungere uno strato di sicurezza alla propria offerta e di gestione dell'enterprise mobility (Emm). I clienti di Airwatch potranno beneficiare del servizio Wildfire di identificazione dei malware, per proteggere le applicazioni mobili. A questo si aggiunge GlobalProtect, un servizio che consente di controllare le configurazioni dei terminali che accedono alle reti e gestisce l'accesso remoto ai sistemi informativi attraverso le funzioni di Vpn dei firewall di Palo Alto, applicazione per applicazione.
Lo specialista di sicurezza californiano anche presentato la versione 3.2 di Traps, il proprio modulo di protezione preventiva degli end-point. Il prodotto si propone di bloccare i malware e le vulnerabilità sconosciuti identificando e bloccando le tecniche utilizzate dagli attaccanti.
Nuovi controlli permettono di definire con una migliore granularità le condizioni di lancio degli eseguibili sulle postazioni di lavoro, mentre un modulo aggiuntivo consente di proteggere l'end-point contro le tecniche di usurpazione o di sostituzione dei processi. Infine, Traps 3.2 supporta fino a 50mila postazioni per server.

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