Ibm vuole spingere le aziende verso il cloud ibrido

Presentato un portafoglio di servizi che intende offrire maggior controllo, visibilità, sicurezza e governance, come se si lavorasse in un ambiente privato.

Autore: Redazione ImpresaCity

Una delle principali sfide per le aziende, secondo Ibm, risiede oggi nell’adozione del cloud e nell’integrazione delle applicazioni esistenti, dei dati e dei servizi fra una moltitudine di sistemi e ambienti tradizionali. Per questa ragione, il big mondiale ha presentato una gamma di servizi e prodotti che intendono ampliare il controllo, la visibilità, la sicurezza e la governance delle imprese verso ambienti cloud ibridi, in modo simile a quanto accade per quelli privati.
Nel blocco di novità troviamo Enterprise Containers, uno strumento che consente agli sviluppatori di creare e fornire rapidamente applicazioni, estendendo container Linux nativi con l’Api Docker, per offrire alle imprese un livello supplementare di automazione in un contesto di controllo e sicurezza. Le soluzioni sviluppate in ambiente cloud potranno essere portate per l’esecuzione su sistemi onsite. Questo consentirà di beneficiare dei vantaggi del cloud senza dover spostare le informazioni sulla nuvola.
Allo stesso tempo, nuovi servizi si propongono di estendere gli ambienti tradizionali delle imprese verso il cloud pubblico. Ibm DataWorks, per esempio, offre agli sviluppatori la possibilità di suddividere e manipolare l’insieme dei dati raccolti in vario modo. A questo si aggiungono strumenti per accrescere la produttività degli sviluppatori, come Secure Passport Gateway, Api Harmony o Bluemix Local.

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