Capgemini focalizza l’attenzione sulla cybersecurity

Che siano disposte ad ammetterlo o meno, le imprese sono costantemente soggette ad attacchi di pirati verso i propri sistemi informativi. Nel 2014, le stime parlano di un aumento delle azioni malevole superiore al 100% nel mondo, con costi per le aziende in crescita a due cifre percentuali rispetto all’anno precedente.
Se questa è la realtà, si tratta di un mercato dalle ottime prospettive anche per chi vuole aiutare le imprese a proteggersi meglio e a definire pratiche efficaci nel tempo. Capgemini intende concentrare qui una mole notevole di risorse, tant’è vero che ha deciso di raggruppare tutte le proprie attività su questo fronte e mettere sul piede di guerra circa 2.500 fra consulenti, auditor, architetti e hacker etici.
La società ha lanciato in parallelo una nuova linea di servizi pacchettizzati e industrializzati, disponibile in diversi paesi. Si tratta di un’offerta indirizzata ad assicurare la protezione degli utenti (identità digitale e controllo degli accessi), delle applicazioni, dei terminali (pc da ufficio, tablet, smartphone e oggetti connessi), delle infrastrutture (storage, reti, server, virtualizzazione e orchestrazione) e dei dati.
Capgemini intende proporre sia consulenza che audit sulla sicurezza, oltre che progettazione delle soluzioni di protezione e sorveglianza 24 ore al giorno per sette giorni alla settimana. A supporto delle proposte, la società ha provveduto di recente all’acquisizione di Euriware, alla stipula di una partnership con Pivotal e alla costruzione di cinque Soc (Security Operations Center) in Francia, Regno Unito. Lussemburgo e India, mentre un sesto sta per essere ultimato in Belgio.