Citrix si espande nel software-defined data center

Acquisita Sanbolic, società specializzata nella progettazione di software per la gestione dello storage in ambienti Sddc.

Autore: Redazione ImpresaCity

Negli ultimi anni, Citrix è andata via via spostando il focus dei propri interessi verso la mobility e le tecnologie software-defined. La tendenze si conferma con la fresca acquisizione di Sanbolic, società specializzata nella progettazione di software per la gestione dello storage software-defined. L’obiettivo primario dell’operazione è avere la possibilità di costruire architetture Sddc (Software-defined data center), agnostiche rispetto ai workload.
Facendo leva sul software di virtualizzazione XenServer e sull’Application delivery controller NetScaler, Citrix ha iniziato a costruire una piattaforma Sddc basata su CloudStack e sull’unificazione. Lo stesso framework, infatti, può essere usato per gestire macchine virtuali in cloud o desktop virtuali su client. Ora, la sfida si sposta sulla capacità di estendere il concetto agli scenari ibridi. Per raggiungere l’obiettivo, le organizzazioni It hanno bisogno di un approccio sofware-defined anche verso lo storage, per poter distribuire dati a qualunque server, macchina virtuale o device esterno.
Con l’acquisizione di Sanbolic, Citrix intende rafforzare la posizione di azienda in grado di supportare gli utenti nell’innalzamento dei livelli di complessità di gestione delle risorse di varia provenienza e nell’implementazione di sistemi storage convergenti che possano essere acceduti da diverse tipologie di applicazioni che girano su varie piattaforme.

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