Ancora troppo difficili da utilizzare gli oggetti connessi

Uno studio di Accenture sottolinea come non solo resti moderata la domanda di smart watch o termostati intelligenti, ma permangano ostacoli di comprensione dell’utilità dei nuovi strumenti digitali.

Autore: Redazione ImpresaCity

Una piccola doccia fredda per i produttori legati all’Internet of Things arriva da uno studio realizzato da Accenture su circa 24mila consumatori a livello mondiale. L’83%, infatti, ha dichiarato di avere difficoltà a utilizzare i nuovi gadget, come i misuratori dello sforzo fisico da indossare, gli smart watch, i termostati intelligenti o gli apparecchi medici portatili.
Le difficoltà principali sono collegate a installazioni non eseguite correttamente e a un funzionamento che non corrisponde a quanto promesso nelle pubblicità. Semplicità di utilizzo e affidabilità dei brand sono i principali fattori che spingono all’acquisto.
La domanda resta per il momento modesta. Il 12% dei consumatori pensano di acquistare nel 2015 uno smart watch o un braccialetto connesso. La percentuale sale al 40% in un orizzonte a cinque anni. In questo contesto, ci sarà spazio soprattutto per sistemi di sorveglianza e sicurezza domotica, termostati intelligenti, sistemi multimediali integrati ai veicoli, stampanti 3D e occhiali connessi.

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