Siemens, ordinativi in calo, ma l'export aiuta

Siemens Italia archivia l’esercizio fiscale chiuso il 30 settembre con un ordinato di 1.726 milioni di euro, in calo del 6% rispetto al 2013. “Non siamo soddisfatti, afferma Federico Golla, presidente e amministratore delegato di Siemens Italia. I risultati sono decenti, considerato il clima macro-economico, ma possiamo fare di più per accelerare la crescita e puntando anche su mercati complementari al core business”.
Nonostante la flessione rispetto allo scorso anno, si evidenzia una buona performance nell’area dell’automazione industriale. A contribuire positivamente al business della società è stato il successo delle esportazioni che ha trainato in particolare il settore manifatturiero. “I nostri clienti sono aziende – grandi multinazionali e medie aziende – che realizzano interamente o parte del loro business all’estero”.
Elettrificazione, automazione, digitalizzazione sono le tre direttrici strategiche che Siemens identifica come aree di crescita di maggior potenziale nel lungo termine. “Questo posizionamento – afferma Golla - è in linea con i trend che definiscono i mercati di riferimento, oltre che con le esigenze di clienti e partner”.
Siemens intende sfruttare le opportunità offerte dalla digitalizzazione poiché si considera che il valore aggiunto delle aziende risiederà sempre più nelle soluzioni software e nell’analisi intelligente dei dati.
Cambia la struttura organizzativa che viene oggi declinata in divisioni per mercati verticali: Digital Factory, Energy Management, Power Generation Services, Wind Power e Renewables, Power & Gas, Building, Mobility e Healthcare.
In qualità di partner strategico di Enel, Siemens svilupperà inoltre il sistema di Energy Management della rete dell’Expo basato su tecnologia cloud, fornendo servizi per la gestione del sistema per l’intera durata dell’esposizione.