Gli oggetti connessi, nuovo fronte per BlackBerry

Il progetto Ion integra un’applicazione e un insieme di partner per portare verso le imprese le tecnologie dell’Internet delle Cose.

Autore: Redazione Impresa City

Per risollevarsi dalle perduranti difficoltà finanziarie, vista la montagna da scalare per riguadagnare terreno sul fronte degli smartphone, BlackBerry prova a cercare nuove vie di sviluppo, guardando sia verso aree geografiche emergenti che su nicchie di mercato promettenti.
In quest’ultimo ambito si colloca il progetto Ion, nome che nasconde una strategia articolata per rivolgersi al mondo degli oggetti connessi. Il vendor sembra puntare fin dall’inizio sul target delle aziende, che già oggi studiano (o pensano di farlo) le possibilità legate alla generazione e gestione di dati da diversi oggetti connessi in contesti come gli ambienti di produzione o gli uffici.
La base è costituita da una piattaforma sicura per lo sviluppo di applicazioni create per gestire i dati. Non si sa ancora molto sulle caratteristiche delle piattaforma, se non che sarà basata su Qnx, il sistema operativo embedded acquisito da BlackBerry nel 2010.
Il vendor ha fatto sapere di essere anche in contatto con differenti partner nel mondo dell’Internet delle Cose (sviluppatori, fornitori di accessi e altri), per proporre ai clienti un ecosistema completo per lo sviluppo e l’implementazione dei propri prodotti. In questa logica, si colloca l’adesione all’Industrial Internet Consortium e all’Application Developper Alliance, due organizzazioni che raggruppano diversi attori dell’industria degli oggetti connessi e delle nuove tecnologie in senso più ampio.

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