Il parere di Oracle

Risponde Andrea Cravero, Direttore team di progettazione delle soluzioni clienti sul cloud applicativo/SaaS (Fusion) di Oracle Italia e

Autore: Redazione ImpresaCity

Quali normative stanno incidendo maggiormente oggi sulla gestione dell’IT aziendale e come le vostre soluzioni aiutano a garantire la compliance in scenari complessi e multicloud?

Oggi le imprese italiane si trovano ad affrontare un panorama normativo sempre più articolato, in cui regolamenti come GDPR, DORA, NIS2 e il futuro AI Act stanno ridisegnando la gestione dell’IT aziendale. Questi framework richiedono una solida governance dei dati, resilienza operativa, tracciabilità delle decisioni automatizzate e capacità di garantire sicurezza e trasparenza lungo tutta la catena del valore digitale.

In particolare, il GDPR continua a rappresentare una pietra angolare nella gestione dei dati, soprattutto in un contesto in cui AI generativa (GenAI) e agentica assumono un ruolo sempre più strategico nei processi aziendali. L’adozione di modelli di intelligenza artificiale deve infatti garantire la tutela dei dati personali, la minimizzazione dei rischi di bias e piena trasparenza ed explainability degli algoritmi. In questo scenario, la proprietà e il controllo diretto dei dati diventano un fattore critico di conformità e di fiducia.

Quali scelte tecnologiche e di approccio possono essere utili per trasformare la compliance da vincolo a opportunità di innovazione e miglioramento dei processi?

Le soluzioni Oracle si distinguono proprio per consentire alle organizzazioni di mantenere la data ownership completa all’interno della propria infrastruttura. Grazie a Oracle Cloud Infrastructure (OCI), infatti, le aziende possono implementare modelli AI e GenAI direttamente sui propri dati - in ambienti sicuri, sovrani e controllati - senza trasferirli a terze parti o rinunciare alla sovranità informativa. Le funzionalità di security by design, crittografia avanzata, data masking, autonomous patching e monitoraggio continuo garantiscono la massima protezione dei dati sensibili, in linea con i principi di privacy e sicurezza del GDPR. L’unicità e ampiezza del cosiddetto “cloud distribuito” di Oracle OCI, poi, consente ai clienti di usufruire di queste caratteristiche nella modalità preferita, per esempio nelle cloud region pubbliche/commerciali presenti in tutta Europa, direttamente nei propri data-center grazie alle soluzioni dette di Cloud@Customer, adesso anche in modalità multicloud, con le offerte congiunte con gli altri principali hyperscaler.

Inoltre, le Oracle Fusion Cloud Applications integrano strumenti di risk management e compliance reporting che permettono di automatizzare e semplificare la conformità normativa lungo i processi aziendali “core”, dal finance alle risorse umane, dal procurement alla supply chain. Questo approccio di “compliance by design” consente di recepire rapidamente gli aggiornamenti normativi, riducendo il rischio operativo e trasformando l’adesione alla conformità normativa in un processo continuo e proattivo. Trasformare la compliance da vincolo a opportunità significa adottare un approccio data-driven e AI-augmented, capace di generare valore da ogni step di controllo. L’automazione intelligente, la standardizzazione dei processi e la trasparenza algoritmica non solo riducono il carico operativo, ma abilitano nuovi modelli di business basati sulla fiducia e sulla qualità dei dati.

In definitiva, la conformità normativa non è più soltanto un adempimento, ma un catalizzatore di efficienza, innovazione e competitività, se sostenuta da piattaforme integrate, sicure e orientate alla sovranità del dato, come quelle di Oracle.


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