Amazon fa scuola: le offerte “elastiche” di Cisco ed Emc

Più diretto il leader dello storage, che con Elastic Cloud Storage si contrappone alle offerte pubbliche, mentre l’Elastic Access di Cisco punta a ridurre i costi per i provider.

Autore: Redazione Impresa City

Il cloud “elastico” è ormai un marchio di fabbrica per l’offerta pubblica di Amazon e, quindi, chi si richiama allo stesso concetto finisce inevitabilmente per essere contrapposto a chi lo ha coniato.
Emc non ne fa mistero, ma la piattaforma Elastic Cloud Storage (Ecs), lanciata all’Emc World di Las Vegas, non è semplicemente una proposta alternativa, bensì una diversa filosofia di gestione dei dati in cloud. L’idea del costruttore, infatti, è che le resistenze delle aziende a portare su infrastruttura pubblica i propri dati abbiano un fondamento, perché garantiscono maggior controllo e sicurezza, pareggiando così i vantaggi del “pubblico”, più legati a ragioni di semplicità e costi.
Ecs è una soluzione storage Hyperscale, che le imprese possono installare nel proprio data center.La piattaforma, che si basa sulla tecnologia proprietaria ViPr 2.0, può offrire diversi exabyte di capacità, come accade per i grandi fornitori di servizi cloud. Ogni rack può contenere fino a 2,9 Pb di dati e può essere automaticamente connesso a un altro per memorizzare dati in modalità oggetto, Hdfs e a blocchi. Secondo Amitabh Srivastava, responsabile delle attività software in Emc, Ecs può consentire di risparmiare fino al 28% dei costi di una soluzione che provenga da Google o Amazon.
Cisco, dal canto proprio, ha appena lanciato un portafoglio di soluzioni software e hardware riunito sotto il cappello Elastic Access. L’offerta si indirizza ai service provider che vogliono proporre nuove applicazioni o servizi cloud, dalla fornitura di banda on demand all’alta velocità in mobilità.
Compatibile con la tecnologia di rete Sdn, la tecnologia combina virtualizzazione, programmazione e convergenza architetturale a livello di segmento di accesso alla rete. Cisco assicura che la soluzione possa consentire ai provider di ottenere fino al 56% di risparmio sui costi di implementazione di rete e fino al 21% su quelli di manutenzione.

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